Ultima generazione imbratta l'Arco della Pace a Milano: nuovo blitz con la vernice degli attivisti
Il gruppo di ambientalisti di 'Ultima generazione' ha spruzzato della vernice rosa sull'Arco della Pace a Milano: almeno sette le persone in questura
Gli attivisti di Ultima generazione sono tornati a colpire a Milano imbrattando di vernice rosa l’Arco della Pace. Il gruppo di ambientalisti ha messo in scena un altro blitz per attirare l’attenzione sulla crisi climatica ma anche sulla guerra israelo-palestinese. Si tratta di un’ulteriore protesta compiuta nel capoluogo lombardo a pochi giorni dalla manifestazione che ha bloccato il traffico in zona Corvetto.
Il blitz
L’atto dimostrativo è stato realizzato nel pomeriggio di mercoledì 15 novembre, quando gli attivisti si sono ritrovati sotto all’Arco della Pace per spruzzare della vernice rosa sul monumento alle spalle di Parco Sempione, uno dei più rappresentativi di Milano.
Al blitz hanno preso parte almeno sette ambientalisti, con striscioni e fumogeni, alcuni anche incollandosi all’asfalto. La polizia intervenuta dopo pochi minuti ha portato i manifestanti in questura per valutare la loro posizione in relazione all’imbrattamento del monumento.
I motivi della protesta
“Ultima Generazione ha colorato l’Arco della Pace per riportare l’attenzione sui valori cardine della nostra Repubblica, traditi da un governo che produce armi alimentando conflitti bellici” hanno spiegato gli attivisti in una nota pubblicata sul sito motivando la protesta.
“L’articolo 11 della Costituzione italiana viene da anni disatteso e calpestato dai governi italiani – si legge ancora – Anzi, con l’azienda di Stato Leonardo, erede di Finmeccanica, il nostro Paese è diretto produttore e venditore di armi. Negli anni passati già diverse personalità note della Repubblica sono state a capo della governance istituzionale della Leonardo”.
“Sono sempre i ricchi e i potenti che agiscono a nostro discapito e aggravano da anni la crisi climatica e il collasso sociale. Per questo è nostro dovere gridare ed entrare in resistenza civile”, hanno scritto sui social gli attivisti di ‘Ultima generazione’.
“Il genocidio che sta avvenendo in questo momento a Gaza è solo l’ennesima conferma di come questo sistema tuteli soltanto gli interessi dei potenti e delle multinazionali – hanno scritto ancora – Le armi che vengono usate proprio in questo momento dall’altra parte del Mediterraneo sono finanziate dalla Leonardo, che è partecipata al 30% dallo Stato Eni ha avuto 12 nuove licenze per estrarre gas naturale al largo delle coste di Israele, pensate che questo non influenzi la politica?”.
Il precedente
La protesta all’Arco della Pace segue di qualche giorno il blitz di ‘Ultima generazione’ avvenuto sempre a Milano, con un sit-in dei manifestanti che ha bloccato il traffico in viale Lucania, provocando tensioni con gli automobilisti.
Gli attivisti si sono seduti sulle strisce pedonali con uno striscione tra le mani e diversi conducenti sono scesi dalle auto per parlare con loro, mentre altri hanno cercato di spostarli di peso tra gli insulti.