NOTIZIE
POLITICA ESTERA

Ue verso divieto delle caldaie a gas dal 2029: cosa dice il regolamento e quali potrebbero essere le eccezioni

La Commissione europea sta lavorando ad una modifica del regolamento che bandirebbe le caldaie a gas entro il 2029

Pubblicato:

Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Caldaie a gas addio. Un nuovo regolamento UE in studio alla Commissione punta a far rimanere in attività entro il 2029 soltanto sistemi di riscaldamento con un’efficienza pari o superiore al 115%. In questo modo l’unica soluzione sarebbero le pompe di calore, ma le proteste di alcuni Stati membri potrebbero aver aperto uno spiraglio.

Il regolamento UE sulle caldaie a gas

La revisione del regolamento 813 de 2013 dell’UE è in corso di discussione alla Commissione europea, l’organi di governo dell’Unione.

Nella versione attuale del testo, questo prevede che entro il 2029, su tutto il territorio dell’Unione europea, possano rimanere in funzione soltanto sistemi di riscaldamento casalinghi con un’efficienza pari al 115%.

Ursula Von Der Layen, presidente della Commissione europea

Questo significherebbe che, stando alle tecnologie attuali, tra sei anni non si potranno più utilizzare caldaie a gas per riscaldare la propria abitazione. Si dovrà invece passare alle pompe di calore.

La ragione di questa decisione sono ancora una volta le emissioni di gas serra dei sistemi che bruciano gas naturale, che danneggiano sia il clima a livello globale, che la qualità dell’aria specialmente nelle grandi città.

Le proteste e le eccezioni

La modifica al regolamento è però ancora in fase embrionale, e molti Paesi hanno già espresso il loro dissenso a riguardo. A fare muro è principalmente il blocco dell’est, Polonia, Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca e Croazia.

Molti di questi paesi fanno parte del gruppo Visegrad nel Consiglio europeo, spesso su posizioni più conservatrici degli altri membri. Questa volta però, anche l’Italia si sarebbe allineata a queste posizioni.

Queste voci contrarie hanno convinto la Commissione a far valutare ad un gruppo di esperti la possibilità di inserire eccezioni nel regolamento. Si pensa soprattutto a situazioni in cui sia molto complesso sostituire una caldaia con una pompa di calore.

Caldaia e pompa di calore: cosa cambia

Buona parte delle case italiane sono riscaldate da una caldaia alimentata a gas metano. Bruciando il gas, questi sistemi scaldano l’acqua che viene poi immessa nei termosifoni o nel riscaldamento a pavimento.

Al contrario, le pompe di calore utilizzano l’elettricità e una fonte di calore esterna per riscaldare gli ambienti. Ne esistono vari tipi, le più diffuse sono le pompe aria-acqua e quelle aria-aria, presenti in alcuni condizionatori.

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963