Ucraina, maxi attacco informatico ai siti governativi: intanto cresce la tensione con la Russia
I canali ufficiali di alcuni ministeri sono stati vittima di un cyberattacco durante la scorsa notte. La vicenda alimenta lo scontro con Mosca
L’Ucraina sta subendo un nuovo e potente attacco hacker. A darne notizia sono state le agenzie di stampa durante la prima mattinata di oggi, venerdì 14 gennaio 2022.
Ucraina, attacco hacker nella notte: diversi siti ancora inagibili
Nel corso della scorsa notte sono stati colpiti dal cyberattacco diversi siti del governo guidato da Volodymyr Zelensky. I tecnici di Kiev stanno lavorando senza sosta per ripristinare i canali ufficiali e salvaguardare i dati dell’esecutivo, messi a rischio dall’incursione dei pirati informatici.
Presi di mira diversi portali istituzionali
Al momento però la situazione non sembra essersi ristabilita. In particolare sarebbero ancora inutilizzabili il sito del ministero degli Esteri, quello dei veterani di guerra, il portale del ministero dell’Istruzione e quello delle Politiche agrarie.
Ucraina, attacco hacker nella notte: il messaggio dei pirati informatici
Gli esperti informatici ucraini sono comunque riusciti a rimuovere il messaggio di minaccia inserito dai pirati del web nel corso dell’attacco. Infatti fino a questa mattina, nel tentativo di aprire i siti coinvolti, compariva sulla schermata una casella di testo scritta in russo, in polacco e nella lingua nazionale di Kiev.
Il messaggio minatorio era rivolto “alla popolazione ucraina”: veniva intimato a tutti i cittadini del Paese di “avere paura” perché “la vostra privacy non è più al sicuro”. La minaccia si concludeva con un invito a non cercare inutili rimedi, in quanto “tutti i vostri dati sono già stati resi pubblici“.
Ucraina, attacco hacker nella notte: l’ombra di Mosca dopo il fallimento dei negoziati
La notizia del cyberattacco arriva al termine di una settimana cruciale per le sorti future dell’Ucraina, trascinata in maniera sempre più pericolosa verso un’escalation di tensioni con la vicina Russia. Nei giorni scorsi infatti si sono svolti diversi colloqui nella città di Ginevra tra i diplomatici di Mosca e diversi emissari della Nato e dell’amministrazione americana, nel tentativo di tranquillizzare lo scenario.
Ma proprio ieri l’ufficio stampa del Cremlino e il suo portavoce ufficiale hanno dichiarato come il presidente russo Vladimir Putin non veda più “alcun motivo” per portare avanti nuovi colloqui con l’Occidente: la decisione sarebbe stata assunta a causa della “mancanza di progressi” nei negoziati.