Ucciso leader jihadista: chi era e la taglia da 5 milioni di dollari
Morto Adnan Abou Walid al-Sahrawi, capo del gruppo jihadista "Stato Islamico del Gran Sahara": l'annuncio di Macron
La lotta al terrorismo continua. La Francia ha colpito e ucciso il capo del gruppo jihadista “Stato Islamico del Gran Sahara” (Eigs, l’acronimo in francese), Adnan Abou Walid al-Sahrawi. A darne notizia con un cinguettio su Twitter è il presidente Emmanuel Macron.
“Adnan Abou Walid al Sahraoui, leader del gruppo terroristico Stato islamico nel Grande Sahara, è stato neutralizzato dalle forze francesi. Si tratta di un nuovo grande successo nella lotta che conduciamo contro i gruppi terroristici nel Sahel”, ha scritto il capo di Stato francese.
L’Eigs è ritenuto il responsabile della maggior parte degli attentati nell’area a cavallo dei confini tra Mali, Niger e Burkina Faso.
“La Nazione questa sera pensa a tutti i suoi eroi morti per la Francia nel Sahel nelle operazioni Serval e Barkhane, alle famiglie in lutto, a tutti i suoi feriti. Il loro sacrificio non è vano. Con i nostri partner africani, europei e americani, continueremo questa battaglia”, ha proseguito Macron.
Ulteriori informazioni sull’operazione le ha fornite la ministra della Difesa francese, Florence Parly, che ha spiegato che il numero uno di Daesh nel Sahel “è morto in seguito a un attacco delle forze” dell’operazione Barkhane.
“Mi congratulo con i militari e gli agenti dei servizi segreti che hanno contribuito a questa lunga caccia. È un colpo decisivo contro questo gruppo terroristico. La nostra lotta continua”, ha aggiunto la ministra su Twitter.
Terrorismo: chi era Adnan Abou Walid al-Sahrawi dello Stato Islamico del Gran Sahara
Al-Sahrawi era nato a El Aaiún, in Marocco, area contesa del Sahara occidentale. Figlio di una ricca famiglia di commercianti fuggita poi in Algeria, da giovane era entrato a far parte del Fronte Polisario. Dopo la laurea conseguita in Algeria era entrato nelle file dell’Unione dei Giovani Sahrawi nel 1998.
Nel 2010 si era poi unito ad una frangia di al-Qaeda nel Maghreb islamico, diventandone il portavoce. Nel 2013, si autodefiniva capo di un’organizzazione chiamata Mujahideen Shura Council a Gao, in Mali.
Nel 2015 annunciava la sua fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi. Si ritiene che sia stato la mente di numerosi attentati, anche ad occidentali, nella “zona dei tre confini”. Il 4 ottobre 2019 gli Stati Uniti hanno messo su di lui una taglia da 5 milioni di dollari destinati a chi avesse fornito informazioni sul terrorista.