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Uccisi in strada a Miano a Napoli, chi erano Salvatore Avolio e Francesco Abenante morti nell'agguato

Salvatore Avolio e Francesco Abenante sono stati uccisi mentre erano in motorino, con un agguato tipicamente camorrista

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Forse un regolamento di conti in ambiente camorristico dietro all’agguato di Miano, quartiere di Napoli. Entrambe le vittime, Salvatore Avolio e Francesco Abenante, erano vicine, per parentela o per associazione, ad alcuni clan mafiosi della zona. I carabinieri stanno indagando per chiarire chi possano essere gli esecutori materiali e i mandanti.

L’agguato di Miano

Poco dopo le 18 del 4 febbraio a Miano, nella periferia nord di Napoli, due persone sono state uccise a colpi di pistola mentre viaggiavano a bordo di un motorino. Si tratta di Salvatore Avolio e Francesco Abenante, entrambi pregiudicati.

Abenante, 34 anni, è morto sul colpo, mentre Avolio è stato soccorso e portato all’ospedale Caldarelli di Napoli, dove è deceduto poche ore dopo l’agguato.

napoli miano salvatore avolio francesco abenanteFonte foto: ANSA
Poliziotti sulla scena del crimine a Miano

Secondo le prime indagini dei carabinieri, un veicolo si sarebbe avvicinato allo scooter su cui viaggiavano i due e lo avrebbe affiancato. Gli occupanti avrebbero poi iniziato a sparare, uccidendo sia Abenante che Avolio.

Chi erano Salvatore Avolio e Francesco Abenante

La dinamica dell’agguato di Miano ha fatto ipotizzare ai carabinieri che si possa trattare di un regolamento di conti in ambito camorrista. Spesso infatti i clan ricorrono a omicidi con queste dinamiche.

Il sospetto è stato confermato una volta cominciate le indagini sulle identità delle due vittime. Francesco Abenante era considerato vicino al clan Lo Russo, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Agi.

Salvatore Avolio invece era fratello di Antonio Avolio, vicino al gruppo criminale Ngopp Miano e ucciso a sua volta in un agguato simile nel vicino quartiere di Piscinola, il 24 giugno 2021.

Le indagini dei carabinieri

Partendo da questi elementi, i carabinieri, che hanno preso in carico le indagini dopo un iniziale intervento della polizia sul luogo dell’agguato, stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza.

L’obiettivo è quello di risalire prima agli esecutori materiali e poi ai mandanti, per capire se sia in corso una faida tra due clan di camorra.

Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha richiesto nel frattempo un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nella zona a nord di Napoli, in modo da evitare che altri fatti del genere possano verificarsi, anche in diretta risposta alla morte di Avolio e Abenante.

miano-napoli-agguato Fonte foto: ANSA
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