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Uccise il compagno con sei coltellate, torna libera dopo 5 anni e lavorerà in un ristorante

Ester Quici è stata condannata a 9 anni e 4 mesi per l'omicidio del compagno, il tribunale le concede l'affidamento in prova per il resto della pena

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Ester Quici è stata condannata a nove anni e quattro mesi per l’omicidio del compagno Alessandro Heuschreck a Bolzano. Dopo cinque anni di reclusione, il Tribunale di sorveglianza di Venezia le ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali per la durata della pena che ancora le resta da scontare.

L’omicidio del compagno con 6 coltellate

Alessandro Heuschreck è stato ucciso a coltellate la sera del 21 marzo 2015 nell’abitazione di corso Libertà, a Bolzano, dove si era da poco trasferito con Quici e con i figli di lei.

La sera del delitto era stata proprio Ester a chiamare i soccorritori, che avevano trovato l’uomo, 50 anni, in un lago di sangue e con numerose ferite da taglio.

AmbulanzaFonte foto: ANSA

Un’ambulanza

Heuschreck morì dissanguato poco dopo l’arrivo dei soccorsi. In sede processuale venne stabilito che Quici lo aveva colpito con sei coltellate dopo condotte autolesive dell’uomo. La donna ha invece sempre sostenuto che il compagno si sarebbe ferito da solo, dopo una lite. Un gesto che sarebbe stato dettato da una perdita di controllo, a causa dell’instabilità di Heuschreck.

Il processo a Ester Quici

Il processo a Ester Quici, meranese di 43 anni, non è stato semplice ed è passato per vari cambi d’imputazione. Come riporta Il Corriere della Sera, a marzo 2017, la Corte d’assise di Bolzano condannò la donna a 14 anni per omicidio preterintenzionale a fronte della richiesta della Procura di 24 anni per omicidio volontario.

Nel 2018 Ester Quici è stata condannata in appello a 16 anni per omicidio volontario, ma la sentenza è stata annullata un anno dopo dalla Cassazione.

Nel settembre 2020, la Corte d’appello di Trento ha condannato Quici a 9 anni e 4 mesi per omicidio preterintenzionale, condanna poi divenuta definitiva con la conferma della sentenza in Cassazione, arrivata a ottobre 2021.

Dopo aver appreso la notizia che il ricorso era stato respinto, Quici si era presentata spontaneamente dai carabinieri che avevano eseguito l’ordine di carcerazione nei suoi confronti.

L’affidamento in prova di Ester Quici

Contando i 12 mesi trascorsi in carcere tra misura cautelare e domiciliari prima del processo e i quattro anni di detenzione, Quici ha scontato 5 dei 9 anni e 4 mesi di condanna. A inizio 2023, le era stato concesso di lavorare all’esterno del carcere di Venezia, dove era reclusa, e dal 2024 di dedicarsi a lavori di pubblica utilità, con permessi premio anche di più giorni.

La donna ha anche avuto modo di tornare a Merano e di incontrare i figli e, secondo gli operatori della cooperativa per la quale lavora, è sempre stata “collaborante” e “proattiva”.

Ora le è stato concesso l’affidamento in prova fino al 2029, Quici lavorerà in un ristorante per conto della cooperativa per la quale già lavorava in regime di semilibertà, in Veneto, e si adopererà, per quanto possibile, per risarcire le vittime del reato, ossia i parenti di Heuschreck.

Auto dei carabinieri Fonte foto: ANSA
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