Twitter fa causa a Elon Musk: la mossa della società per costringere l'imprenditore a chiudere l'operazione
Twitter è pronta a fare causa a Elon Musk dopo che quest'ultimo ha fatto sapere di volersi sfilare dall'acquisizione
Controffensiva di Twitter: l’azienda fa causa a Elon Musk. Il fine è di far onorare l’impegno al magnate di acquistare la società al prezzo stabilito di 44 miliardi di dollari. L’accusa rivolta al fondatore di Tesla è di aver causato “danni irreparabili”, di aver mostrato “disprezzo”.
- Braccio di ferro tra Elon Musk e Twitter
- Perché Musk non vuole più acquisire Twitter
- Scontro tra Musk e Trump
Braccio di ferro tra Elon Musk e Twitter
La sua exit strategy dell’accordo è “un modello di ipocrisia e di cattiva fede”: le sue accuse, prosegue Twitter, sono “pretesti senza alcun merito”. “Dopo aver montato uno spettacolo pubblico e aver proposto e firmato un accordo di acquisizione, Musk apparentemente ritiene di essere libero di poter cambiare idea”, scrive Twitter negli atti depositati nel tribunale del Delaware.
Il dietrofront di Musk “fa seguito a una lunga lista di sue violazioni contrattuali materiali che hanno gettato un’ombra su Twitter e sulle sue attività”, sostengono i legali della società che, secondo indiscrezioni, hanno chiesto un “processo rapido” con un’udienza che sarebbe fissata a settembre.
Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X
Perché Musk non vuole più acquisire Twitter
Musk aveva lavorato all’acquisizione di Twitter nei mesi scorsi, presentando un’offerta ad aprile. Ora ha cambiato idea e ha fatto sapere di non voler più continuare con l’operazione che prevedeva l’acquisizione del social media a 54,20 dollari per azione.
Dal canto suo l’imprenditore ha accusato Twitter di non aver diffuso sufficienti informazioni per consentirgli di valutare correttamente il numero degli account falsi e spam. Twitter stima che siano il 5% del totale, mentre Musk pensa che il dato si avvicini più al 20%. Una differenza non da poco.
Diversi analisti credono che l’agire di Musk altro non sia che una mossa per far abbassare il prezzo. E molti sono sicuri che il magnate perderà in tribunale. Musk, però, non pare essere preoccupato. Anzi nelle ultime ore ha ironizzato sull’attesa azione legale di Twitter che, con la causa, sarà obbligata a suo avviso a rendere pubblici i dati reali sugli account falsi.
Scontro tra Musk e Trump
Musk, per il caso Twitter, è stato attaccato anche da Donald Trump che lo ha definito “un artista delle fandonie”. La replica del fondatore di Tesla non si è fatta attendere: “Non odio l’uomo, ma è arrivato il momento per Trump di attaccare il cappello al chiodo e dirigersi verso il tramonto”.
Altrimenti detto è stato consigliato a Trump di fare un passo indietro dalla politica. “Lui è troppo anziano per essere un amministratore delegato di qualsiasi società, figuriamoci degli Stati Uniti”, ha concluso Musk.