,,

Tutti gli scenari di Forza Italia senza Silvio Berlusconi: dal nuovo nome allo scioglimento del partito

Quale sarà il futuro di Forza Italia senza il suo fondatore e leader Silvio Berlusconi? I possibili scenari e i papabili successori

Pubblicato:

Immaginare Forza Italia senza il suo creatore e leader, Silvio Berlusconi, è difficile. Forse impossibile. Solo il tempo dirà se il partito sarà riuscito a sopravvivere al suo fondatore. A 24 ore dalla morte del Cavaliere il futuro è inevitabilmente incerto e gli scenari molteplici: Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, dice che si continuerà; tanti altri, come Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, sottolinea l’incertezza. Ecco i possibili scenari, a poco più di una settimana dalle dichiarazioni dello stesso Berlusconi, che aveva annunciato un restyling del partito.

L’affondo di Urbani, tra i fondatori di Forza Italia: “Nessun futuro”

Giuliano Urbani, tra i fondatori di Forza Italia nel 1994, sottolinea a Repubblica che questa “non è mai stato un partito e solo in parte è un movimento politico, è stata poco più di un comitato elettorale. Il Paese aveva bisogno di altro”.

Secondo lui, l’errore è stato “non creare un partito contendibile, in democrazia non ha senso, e di non lavorare mai per una successione all’altezza. L’ha tenuta a bagnomaria, affidandosi a persone perbene, ma politicamente irrilevanti. Quindi, la previsione: “Auguro a Forza Italia di avere un futuro ma francamente non ne vedo. Ho letto in questi mesi di un ruolo della moglie (Marta Fascina, ndr), mi sono sembrate cose senza consistenza, senza prospettiva. E un po’ penose”.

berlusconi forza italiaFonte foto: ANSA
Silvio Berlusconi in uno scatto del 1994

La previsione degli alleati e degli avversari

Ma cosa ne pensano gli alleati e gli avversari?

Ignazio La Russa, presidente del Senato e tra le figure di spicco di Fratelli d’Italia, non sa quale sarà il futuro di Forza Italia: “Presto per parlarne. Ma sicuramente così com’è cambiato il mondo politico con il suo arrivo qualche cambiamento può immaginarsi nella politica senza di lui”.

Pierferdinando Casini, che conosceva bene Silvio Berlusconi, è sicuro “che il tema dell’eredità politica non si ponga. Certo esiste il problema della sua comunità politica, ma il tema vero è che l’eredità di Berlusconi se l’è già presa Meloni, senza colpo ferire, alle elezioni del 25 settembre. Aveva il 30% Forza Italia e oggi ha l’8, aveva il 4% Meloni e ha preso il 30″, ha dichiarato a L’Aria che Tira su La7.

La previsione di Tajani e Forza Italia

Antonio Tajani era negli Stati Uniti quando ha appreso la notizia della morte di Silvio Berlusconi.

Da oltreoceano ha immediatamente dichiarato che “Forza Italia andrà avanti perché Berlusconi ha sempre guardato al futuro e il nostro dovere è fare ciò che lui sognava fino all altro giorno. Non esiste l’ipotesi che Forza Italia scompaia perché non scompare Berlusconi“.

Sulla stessa scia Paolo Barelli, capogruppo alla Camera, che a Porta a Porta ha spiegato che”in Forza Italia certo c’è sconforto dovuto a un avvenimento drammatico che nessuno si aspettava. Ma oggi ho sentito parlamentari e dirigenti del partito e posso dire che sono uniti più che mai nella volontà di proseguire nel solco delle indicazioni di Berlusconi. Vedremo nei prossimi giorni con le persone che sono state a lui più vicine di incamminarci su questo percorso”.

Nel frattempo, alle 13:30 di martedì 13 giugno si è riunito il Comitato di presidenza di Forza Italia che ha approvato a norma di legge e di statuto all’unanimità il rendiconto 2022, ratificando inoltre all’unanimità le recenti nomine effettuate dal presidente Silvio Berlusconi e quelle riguardanti i coordinamenti provinciali e delle grandi città.

I possibili eredi: da Renzi ai fedelissimi di Fascina

Tra i possibili eredi di un soggetto politico centrista è stato indicato Matteo Renzi, che in un’intervista a Repubblica spiega che “Berlusconi ha scelto consapevolmente di non avere un erede. Non ha mai considerato l’ipotesi di una successione a se stesso. Aveva ragione: una personalità come la sua, eccezionale nel senso letterale del termine, non può essere sostituita”. E afferma che Berlusconi lo volesse nel suo partito, “è vero”.

Dal canto suo, il leader di Italia Viva assicura di non puntare all’elettorato azzurro: “Sarebbe irrispettoso parlarne ora, ma è chiaro che Meloni ha uno spazio più grande al centro da conquistare e mi stupirei se non provasse a occuparlo“.

Sullo sfondo c’è poi un elenco di tre nomi per altrettante aree geografiche dell’Italia. Secondo Repubblica, una lista informale già condivisa coi parlamentari nei giorni scorsi, quando Berlusconi aveva annunciato un restyling del partito: Alessandro Sorte e Tullio Ferrante, due fedelissimi di Marta Fascina per la gestione del partito al Nord e al Sud, e Alessandro Battilocchio (uomo di Tajani) per il Centro.

La decisione di Marina e Pier Silvio Berlusconi

Se sarà o meno diaspora (verso Fratelli d’Italia o Il Terzo Polo), scioglimento o continuità dipenderà molto probabilmente dalla volontà dei figli del Cavaliere, Marina e Pier Silvio.

Saranno loro a dover investire in Forza Italia per scongiurarne la fine.

I necrologi per Silvio Berlusconi dalla prima moglie Carla Elvira Dall'Oglio a Giorgio Armani Fonte foto: ANSA
I necrologi per Silvio Berlusconi dalla prima moglie Carla Elvira Dall'Oglio a Giorgio Armani
,,,,,,,,