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Turisti a Roccaraso spaventano residenti e clienti degli hotel, disdette per la nuova invasione

Roccaraso danneggiata dall'invasione di turisti, moltissime disdette negli hotel

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L’assalto dei turisti napoletani a Roccaraso del 6 gennaio ha causato una serie di disdette e la fuga dei turisti per il fine settimana successivo. Un danno economico per la località sciistica abruzzese, che non aveva tratto molto vantaggio dall'”invasione” pubblicizzata sui social.

La fuga dei turisti da Roccaraso

Gli albergatori di Roccaraso denunciano che per il fine settimana del 1° e 2 febbraio, si siano verificate disdette di massa e una generica fuga dei turisti dalla piccola località abruzzese.

La ragione è da ricondursi alle immagini, circolate ampiamente sia sui social che sui media tradizionali, delle orde di turisti scesi tutti insieme da 250 autobus partiti dal Napoletano e arrivati in Abruzzo.

roccaraso turisti residenti clientiFonte foto: ANSA
I pullman di turisti a Roccaraso

Le disdette rappresentano un danno economico significativo per Roccaraso, visto anche che l’ultima ondata di turisti non aveva portato molti introiti. Solo 150mila euro sono rimasti in Abruzzo, visto che le agenzie che organizzavano le gite avevano incluso un pranzo al sacco.

Roccaraso si prepara a un’altra invasione

Per il fine settimana del 1° e 2 febbraio, Roccaraso si è preparata a un’altra invasione. Rispetto al week end precedente, l’afflusso è stato minore, ma comunque sono arrivati in Abruzzo altri 60 autobus.

Nelle zone più frequentate del paese sono stati installati dei bagni chimici, in modo da evitare i disagi e le scene di degrado che si sono verificate il 26 gennaio scorso, quando Roccaraso era completamente impreparata all’arrivo dei turisti.

“Davanti alle immagini di quella folla, della sporcizia, dei video sui social, i nostri ospiti si sono spaventati e hanno di disdetto le stanze, un vero danno, non era mai successo” ha raccontato a Repubblica il personale dell’hotel Il Riccio.

Indagine sui 250 pullman

Carabinieri e guardia di finanza dell’Abruzzo hanno iniziato a indagare su alcuni aspetti dell’invasione di Roccaraso del 26 gennaio, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti effettuati nei bar.

Molti testimoni hanno infatti parlato di un’abbondanza di banconote da 20 euro, utilizzate anche per tentare di comprare una visita in bagno per i bambini in alcune case private.

Il sospetto è che dietro queste gite possa esserci un’operazione di riciclaggio di denaro ottenuto da fonti illecite oppure di immissione in circolo di denaro falso.

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