Turista statunitense ha un malore sul ponte di Rialto: si accascia e muore davanti ai passanti
Una turista di 49 anni ha avvertito un malore mentre si trovava sul famoso ponte veneziano. Nonostante gli immediati soccorsi, la donna non ce l’ha fatta
Tragedia sul famoso ponte di Rialto, a Venezia, dove nella mattinata di venerdì 17 marzo una donna, una turista americana, è morta di fronte ai passanti in seguito a un malore. Nulla da fare per lei nonostante gli immediati soccorsi.
Il malore sul Ponte di Rialto
Sarebbe dovuta essere una vacanza da ricordare, ed è finita per diventare una tragedia. È quanto successo a una turista statunitense in visita a Venezia, colta da un malore mentre attraversava il ponte di Rialto.
La donna ha accusato un dolore intorno a mezzogiorno di venerdì 17 marzo, e si è accasciata a terra, dove alcuni passanti hanno provato ad aiutarla mentre altri chiamavano i soccorsi.
Il ponte di Rialto, uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, a Venezia, dov’è morta la turista statunitense
Secondo le prime ricostruzioni, la turista, una donna classe 1974, sarebbe andata a terra in seguito a un infarto.
I soccorsi sul ponte
Immediatamente, avvertiti dai passanti che transitavano sul ponte, i vigili del fuoco sono intervenuti per bloccare il passaggio con il nastro bianco e rosso e per permettere agli operatori del Suem 118 di prestare soccorso alla donna. A supporto, per la gestione della circolazione, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale.
Dopo un primo intervento effettuato con l’ausilio di un defibrillatore, gli operatori sanitari hanno provato anche a somministrare alla donna dei farmaci prima di intervenire nuovamente nel tentativo di farle ripartire il cuore.
Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi prodigati, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna.
Gli infarti in Italia
E secondo i dati sulle morti nel nostro Paese raccolti da Eurostat, il 44% del totale dei decessi avvenuti in Italia nel 2020 è dovuto a a malattie cardiovascolari come infarto e ictus.
Le malattie cardiovascolari rappresentano un problema sanitario che è stato inoltre acuito dalla pandemia, dato che anche tra i più giovani e tra coloro che avevano avuto forme lievi di Covid-19 si è registrato un aumento del rischio di ischemia cerebrale e ictus, trombosi ed embolie, aritmie, angina, infarto e altre malattie del cuore, tra cui scompenso, miocarditi e pericarditi.
Come spiegato infatti dal Professor Furio Colivicchi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), una possibile spiegazione potrebbe essere che “nei 3 anni della pandemia Covid-19, le malattie cardiovascolari sono state curate in moltissime realtà in maniera inadeguata”.