Turchia, devastante esplosione in una miniera di carbone: sale a 41 il bilancio dei morti, 11 i feriti
È salito a 41 morti il bilancio dell'esplosione avvenuta ieri in una miniera di carbone nella città di Amasta: il messaggio del presidente Erdogan
Sale a 41 il bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta in una miniera di carbone, nel nord della Turchia. A confermarlo è il presidente Recep Tayyip Erdogan.
58 persone messe in salvo
Secondo quanto affermato dal ministero dell’Interno, 58 persone che lavoravano all’interno della miniera sono state salvate o sono uscite da sole al momento dell’esplosione, che risale a venerdì 15 ottobre.
Le squadre di emergenza hanno lavorato tutta la notte, scavando nella roccia per cercare di raggiungere i sopravvissuti, riferisce la Bbc.
L’attesa dei familiari
Nelle immagini mostrate dalla tv turca, diffuse anche sui social, si possono vedere i minatori che emergono anneriti, accompagnati dai soccorritori presso la struttura di Amasra, sulla costa del Mar Nero.
Si vedono inoltre i familiari e gli amici dei dispersi, in attesa di notizie dei loro cari.
La visita di Erdogan
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha visitato la miniera, situata nella provincia di Bartin, insieme ad altri ministri, e ha confermato che l’ultima persona scomparsa è stata trovata morta.
Fonte foto: ANSA
Le autorità hanno affermato che i pubblici ministeri turchi hanno avviato un’indagine sulla causa dell’esplosione.
Secondo le prime indiscrezioni, la causa l’esplosione potrebbe essere il “grisou”, detto anche gas delle miniere, una miscela costituita da metano (dal 77 al 99%) o da altri idrocarburi omologhi e quantità variabili di anidride carbonica, azoto e ossigeno, e che si sviluppa proprio nelle miniere di carbone.
Il grisou è un combustibile, incolore e inodore: mescolato all’aria dà luogo a un gas infiammabile ed esplosivo di grande potenza. Si ritiene che l’esplosione sia avvenuta a circa 300 m di profondità.
Fonte foto: ANSA