Tumore ai polmoni: scoperta la causa nei non fumatori
Una ricerca ha rivelato che ci sono diversi sottotipi di tumore ai polmoni nei non fumatori
La prima descrizione delle mutazioni che provocano il tumore ai polmoni in chi non ha mai fumato si ispira alla musica: piano, mezzo-forte, forte. Queste mutazioni sono diverse da quelle finora identificate nei fumatori, dipendono da processi naturali interni alle cellule e la loro scoperta, frutto di una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista ‘Nature Genetics’, rappresenta un importante passo in avanti verso future terapie personalizzate e diagnosi più precise.
Degli oltre 2 milioni di persone cui ogni anno viene diagnosticato il tumore al polmone, la maggior parte sono fumatori.
Si calcola che solo una piccola parte, tra il 10% e il 15%, non abbia mai fumato.
È possibile che alcuni si ammalino per l’esposizione al fumo passivo o ad altri fattori ambientali, ma il meccanismo che fa ammalare chi non fuma fino a oggi non era noto.
I primi dati arrivano proprio dalla ricerca coordinata dall’italiana Maria Teresa Landi e basata sulla sequenza del Dna di tumori prelevati da 232 pazienti che non avevano mai fumato e con il tumore del polmone, il 75% dei quali donne e dall’età media di circa 65 anni.
I 3 sottotipi di cancro ai polmoni nei non fumatori
In alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’, Maria Teresa Landi ha spiegato: “Quello che stiamo vedendo è che ci sono diversi sottotipi di cancro ai polmoni nei non fumatori che hanno caratteristiche molecolari e processi evolutivi distinti. In futuro potremmo essere in grado di avere trattamenti diversi basati su questi sottotipi”.
Ai tre sottotipi i ricercatori hanno assegnato nomi ispirati alla musica, in riferimento al livello di rumore, cioè di quantità di mutazioni che li scatenano.
“Piano” corrisponde al gruppo più numeroso: ha così tante mutazioni da essere difficile da trattare e la formazione del tumore avviene molto lentamente, nell’arco di anni.
Il sottotipo “mezzo-forte” presenta le mutazioni nel gene Egfr, solitamente alterato in molte forme di tumore del polmone, ed è correlato a uno sviluppo più rapido della malattia.
Il sottotipo “forte” è generato da un meccanismo genetico più simile a quello visto nei tumori dei fumatori e si sviluppa velocemente.
Sulla base di queste differenze è ora possibile calibrare diagnosi e terapie.