Tumore al pancreas, la malattia di cui è morto Gianluca Vialli: cos'è, fattori di rischio, sintomi e cure
Cos'è il tumore al pancreas, la malattia che ha colpito mortalmente Gianluca Vialli, e quali sono i fattori di rischio, i suoi sintomi e le cure
Il mondo dello sport e non solo è stato sconvolto nella mattinata di venerdì 6 gennaio 2023 dalla notizia della morte di Gianluca Vialli, che era da tempo malato. L’ex calciatore era stato colpito da tumore al pancreas. Conosciamo meglio questa malattia.
Cos’è il tumore al pancreas
Come riporta il sito dell’Humanitas Research Hospital, sebbene esistano diverse tipologie di tumori del pancreas, l’adenocarcinoma è la neoplasia del pancreas più comune.
È una malattia che trae origine nei dotti che trasportano gli enzimi digestivi prodotti dal pancreas, le cui cause non sono ancora note. Si forma in seguito all’accumularsi di cellule pancreatiche che hanno subìto un’alterazione genetica, che le porta a moltiplicarsi in modo incontrollato, senza mai morire, e che cresce e si diffonde velocemente. Più rari sono i tumori neuroendocrini e i tumori di tipo cistico.
Anatomia del pancreas umano.
I fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per il tumore del pancreas, cioè che possono aumentare il rischio di carcinoma, ci sono:
- l’età (il rischio aumenta dopo i 60 anni);
- il sovrappeso e l’obesità (ma anche la ridotta attività fisica, l’alto consumo di grassi saturi e l’alimentazione povera di verdure e frutta fresca);
- le pancreatiti (in particolare le forme di pancreatite cronica ereditaria);
- il diabete;
- il fumo di sigaretta (i fumatori hanno un rischio da 2 a 3 volte superiore rispetto a chi non fuma, rischio che diminuisce in rapporto alla cessazione del fumo);
- la presenza di casi di tumore al pancreas in famiglia;
- la familiarità per malattie genetiche che possono aumentare il rischio di cancro (come la mutazione del gene BRCA2, la sindrome di Peutz-Jeghers, la sindrome di Lynch, il melanoma-nevo multiplo atipico familiare).
I sintomi
Nelle fasi iniziali, il carcinoma del pancreas è generalmente asintomatico. Quando compaiono i sintomi, nella maggior parte dei casi essi sono associati alla localizzazione delle cellule maligne nel pancreas e ai suoi rapporti con gli organi circostanti.
Un sintomo precoce di neoplasia del pancreas è la comparsa improvvisa di diabete, specie in assenza di familiarità. Uno dei sintomi con cui si manifesta il tumore del pancreas è l’ittero, che compare quando la bilirubina si accumula nel sangue. Generalmente, l’ittero si associa a urine di colore scuro e feci di colore chiaro.
Quando la massa tumorale pancreatica comprime o infiltra i nervi circostanti, appare dolore, in genere di tipo sordo, difficile da definire, solitamente localizzato a sbarra ai quadranti addominali superiori e non di rado irradiato posteriormente alla schiena.
Se, invece, il tumore pancreatico comprime o irrita lo stomaco, i sintomi possono essere: nausea, mancanza di appetito, perdita di peso.
Prevenzione e diagnosi
In termini di prevenzione, dal momento che ancora non stati definiti dei fattori di rischio certi (poiché la causa di questo tumore è ancora oggi sconosciuta), dall’Humanitas consigliano:
- l’astensione dal fumo;
- una dieta sana ed equilibrata (ricca di vegetali freschi);
- un’attività fisica regolare.
Esistono diversi esami strumentali e di imaging per la diagnosi del carcinoma pancreatico. Tra questi ci sono: l’Ecotomografia, la Tomografia computerizzata (TAC), la Risonanza Magnetica (RM) e Colangio-risonanza, l’Ecoendoscopia (EUS), l’ERCP (chiamata anche Colangio-pancreatografia endoscopica retrograda), la Colangiografia percutanea transepatica (PTC), la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET).
Le cure
Il trattamento dell’adenocarcinoma del pancreas dipende dalla presenza o meno di metastasi. La velocità di diffusione e l’aggressività del carcinoma del pancreas ai tessuti vicini, assieme alla sua refrattarietà alla chemioterapia standard e alla sua tendenza alla recidiva, lo rendono uno dei tumori più difficili e impegnativi da trattare.
Le opzioni di trattamento più appropriate, tra le quali chirurgia, chemioterapia, radioterapia e cure palliative, possono essere tutte necessarie, dipendono dalla sede e dall’estensione del tumore, dall’età del paziente, dal suo stato di salute generale e dalle sue preferenze.