Truzzu candidato del centrodestra in Sardegna, ma Crippa fa traballare il Governo: la frase del vice Salvini
La candidatura di Paolo Truzzu alle elezioni in Sardegna scoperchia la tensione nel centrodestra: Lega contro FdI e Forza Italia, il vice Salvini tira in ballo la Basilicata
Qualche scricchiolio. Le elezioni regionali che partiranno con la Sardegna chiamata al voto il prossimo 25 febbraio stanno già creando delle frizioni nella coalizione del centrodestra. Il braccio di ferro tra la Lega e Fratelli d’Italia, quindi tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, è stato vinto dalla premier. Dopo l’indagine a carico di Christian Solinas, attuale governatore nella regione in rappresentanza del Carroccio, la maggioranza di Governo ha accettato il candidato di FdI Paolo Truzzu. Ma, tramite il vicesegretario Andrea Crippa, numero 2 di Salvini, ha immediatamente alzato la voce tirando in ballo Forza Italia. Qual è la frase che rischia di creare tensioni nella maggioranza.
- La vicenda Solinas e la candidatura di Truzzu
- Frizioni nella maggioranza, il caso Basilicata
- Chi sono Paolo Truzzu e Vito Bardi
La vicenda Solinas e la candidatura di Truzzu
Christian Solinas sognava un altro mandato come governatore della Sardegna, ma negli ultimi giorni il suo futuro politico è in discussione.
Protagonista di un’indagine per corruzione che pende su di lui, con tanto sequestro di beni e immobili disposto mercoledì 17 gennaio dai giudici, è finito fuori dalla corsa alla presidenza.
Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Sardegna
Strada spianata quindi per Paolo Truzzu, promosso fortemente da Giorgia Meloni e – inevitabilmente – accettato dal Carroccio dopo l’uscita di scena del proprio alfiere.
Frizioni nella maggioranza, il caso Basilicata
La Lega ha fatto retromarcia sul sostegno a Solinas, ma si aspetta un sacrificio anche da Forza Italia in Basilicata, regione governata dall’azzurro Vito Bardi.
Il leader del post Berlusconi, Antonio Tajani, ha però rivendicato che la Basilicata è ben guidata dall’attuale presidente, “apprezzato in tutti i sondaggi”, sottolineando che “non c’è alcuna trattativa di scambio con la Lega“.
Di tutt’altro avviso Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, che ai microfoni di Repubblica ha parlato in maniera schietta: “Con i giochi di forza non si va lontano. Mentre col senso di responsabilità e l’attenzione alle competenze e capacità possiamo continuare a vincere”.
Il numero 2 di Salvini ha sottolineato che la Lega ha “fatto un gesto di responsabilità verso la coalizione” col passo indietro in Sardegna “per tenere il centrodestra unito. Adesso ci aspettiamo che anche gli altri lo abbiano non mettendo al centro gli interessi dei partiti”.
Quindi, l’affondo:
“Se FdI ha ceduto la Sicilia, noi la Sardegna, il terzo che salta è Vito Bardi. Abbiamo un credito“.
Chi sono Paolo Truzzu e Vito Bardi
Paolo Truzzu è nato il 25 luglio 1972 a Cagliari: è il candidato di FdI scelto da Giorgia Meloni per governare in Sardegna.
Cresciuti politicamente insieme, è passato dal Fuan ad An, quindi a Fratelli d’Italia: dopo essere stato impiegato comunale, nel 2019 è stato eletto sindaco di Cagliari.
Tre anni prima, invece, si era scritto sull’avambraccio la scritta Trux, alludendo a Dux: una “goliardata” per solidarizzare con l’ex calciatore Paolo Di Canio, sospeso da Sky proprio per aver messo in mostra il tatuaggio Dux.
Laureato in Scienze politiche, ha seguito due master in Sviluppo economico per il terziario e in Amministrazione del territorio.
Sposato, con due figlie, è un cattolico conservatore: il suo primo atto da sindaco, come ricordato da Repubblica, è stato quello di appendere un crocifisso in municipio, perché sul cattolicesimo non scherza.
Da primo cittadino, durante l’emergenza Covid, è stato accusato da Michela Murgia di strizzare l’occhio ai No-vax.
Vito Bardi è nato il 18 settembre 1951 a Potenza ed è l’attuale governatore della Basilicata dal 2019: è riuscito a strapparla al centrosinistra, che l’amministrava dal 1995.
Ex generale della Guardia di finanza, vanta 4 lauree nel curriculum (Economia e Commercio; Giurisprudenza; Scienze Internazionali e Diplomatiche; Scienze della Sicurezza Economica Finanziaria).
Già nel 2019, la sua candidatura era stata bocciata dalla Lega, che sembrava voler proporre un suo candidato parallelo, il senatore Pasquale Pepe: alla fine, però, quel braccio di ferro lo vinse Silvio Berlusconi, che convinse Salvini ad appoggiare Bardi.