Truffe bancarie con caller ID spoofing a Nuoro: finti agenti di polizia ingannano i clienti delle banche
Numerosi tentativi di truffa a Nuoro: i malfattori fingono operazioni bancarie con la Polizia per ingannare le vittime.
È di numerosi tentativi di truffa il bilancio di un’operazione criminale che ha colpito diversi cittadini di Nuoro nei giorni scorsi. I malfattori hanno utilizzato un particolare modus operandi per ingannare le vittime, contattandole telefonicamente e facendo apparire il numero come quello del servizio clienti del loro Istituto di credito. La tecnica utilizzata è nota come caller ID spoofing.
Il piano dei truffatori
Gli autori delle truffe si sono presentati come dipendenti dell’Istituto di credito, informando le vittime di un’operazione congiunta con la Polizia di Stato. Secondo quanto riferito, all’interno della banca ci sarebbero stati dipendenti che sottraevano somme di denaro dai conti correnti dei clienti. Per convincere le vittime, i truffatori hanno promesso che sarebbero state contattate da personale della Polizia di Stato, in particolare della Questura di Nuoro.
La falsa chiamata della Polizia
Effettivamente, le vittime sono state successivamente contattate da persone che si qualificavano come appartenenti alla Polizia. Le telefonate, sempre con la tecnica del caller ID spoofing, sembravano provenire dal centralino del Ministero dell’Interno – Questura di Nuoro. In questo modo, le vittime, convinte della veridicità dell’indagine, sono state indotte a recarsi presso l’Istituto di credito per effettuare bonifici su conti forniti dai truffatori, con la promessa della restituzione del denaro dopo aver formalizzato la denuncia in Questura.
Avvertimenti della Polizia
La Polizia di Stato ha rinnovato l’invito a prestare particolare attenzione nel caso di contatti con queste modalità e pretesti. Si raccomanda di interrompere immediatamente la telefonata con i sedicenti appartenenti agli Istituti di credito e di contattare le Forze dell’Ordine tramite il numero di emergenza 112 per segnalare situazioni sospette e di pericolo. Si precisa, infine, che nessun operatore delle Forze dell’Ordine, per nessuna indagine e per alcun motivo, potrà chiedere di effettuare operazioni bancarie di qualsiasi natura.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.