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Truffa del finto rimborso Inps via sms o via mail, conto corrente e dati a rischio: come riconoscerla

Come funziona la truffa del finto rimborso Inps via sms o mail, come riconoscerla e come difendersi

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I truffatori sono sempre al lavoro per ideare nuovi modi di rubare soldi e dati personali a ignare vittime. In queste prime settimane del 2025 si sono moltiplicate le segnalazioni di una truffa che coinvolge suo malgrado l’Inps, con e-mail e sms fraudolenti che invitano gli utenti ad aggiornare i dati per poter ottenere inesistenti rimborsi. Sia l’Inps che la polizia postale hanno messo in guardia gli utenti su questo tipo di truffa.

Truffa del finto rimborso Inps

Nelle ultime settimane l’Inps ha segnalato migliaia di mail e sms truffa arrivati ai contribuenti che utilizzano il nome e il logo dell’istituto per ingannare i destinatari con rimborsi inesistenti.

La truffa del finto rimborso Inps usa una delle tecniche più diffuse in rete, datata ma capace ancora di fare innumerevoli vittime: quella del phishing, o smishing quando si usano gli sms.

polizia postaleFonte foto: ANSA

Questo tipo di truffa ha lo scopo di rubare i dati personali delle vittime, inducendo con l’inganno gli utenti a fornire queste preziose informazioni.

Come funziona la truffa

Le modalità con cui questa truffa può presentarsi sono diverse ma lo schema è sempre lo stesso: i truffatori inviano alle potenziali vittime un messaggio, tramite e-mail, sms o con app di messaggistica istantanea come WhatsApp.

Comunicazioni che usano il nome o il logo dell’Inps e riproducono lo stile istituzionale dell’ente, spesso scritti in maniera impeccabile e con toni più che convincenti.

Questi messaggi propongono presunti rimborsi, oppure possono segnalare problemi o errori. Le scuse possono essere diverse ma la soluzione proposta è sempre la stessa: aggiornare i propri dati, perché errati o incompleti.

Per farlo si invita a cliccare in un link che porta a un sito web falso che replica l’originale dell’Inps, dove poter inserire i dati personali e bancari.

Inserire questi dati, come le coordinate bancarie e il numero di carta di credito, ha conseguenze molto gravi, con il rischio di prelievi o transazioni fraudolente che possono portare a prosciugare il conto corrente

Come riconoscerla e come difendersi

In generale il primo consiglio per difendersi da questo tipo di truffe è di non fornire i propri dati personali e di non cliccare su link presenti in messaggio sospetti.

L’Inps ha ribadito più volte che non comunica mai rimborsi via e-mail o sms. Per questo è bene ignorare e cestinare qualsiasi messaggio anche minimamente sospetto che parla di rimborsi o simili.

Sul sito dell’Inps c’è una sezione dedicata alle truffe, con numerosi esempi e consigli su come riconoscerle e difendersi.

Spesso per smascherare la truffa basta controllare bene il mittente, verificando che non corrispondono ai contatti ufficiali.

Infine è anche bene segnalare i tentativi di truffa alla polizia postale e all’Inps in modo che possano attivarsi prontamente per evitare che altri cadano nella trappola.

inps-truffa Fonte foto: iStock
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