Tribunale di Modena evacuato per un allarme bomba: la presenza dell'ordigno svelata da una telefonata anonima
Il protocollo di sicurezza è scattato dopo la segnalazione da parte di una telefonata anonima della presenza di un ordigno: interrotte tutte le udienze
Il tribunale di Modena è stato evacuato intorno alle 9.45 di questa mattina in seguito a un allarme bomba. Il protocollo di sicurezza è scattato dopo la segnalazione da parte di una telefonata anonima della presenza di un ordigno non specificato. Lo riporta ModenaToday.
L’evacuazione
Le udienze in corso dentro l’edificio di Corso Canalgrande a Modena sono state subito interrotte e tutte le persone all’interno sono state evacuate e fatte uscire in strada.
Fonte foto: Tuttocittà.it
Sul posto è intervenuta la squadra Volante della Polizia, che ha effettuato i primi accertamenti all’interno e all’esterno dello stabile, oltre a una squadra dei Vigili del Fuoco e al personale del 118.
L’intervento degli artificieri
La via è stata chiusa al traffico per permettere le operazioni di ricerca in sicurezza da parte degli specialisti dei Vigili del Fuoco.
Intervenuti poco dopo anche gli agenti della Digos e gli artificieri che hanno perlustrato tutti i locali dell’edificio tramite l’utilizzo delle unità cinofile.
Dopo circa tre ore di blocco del traffico nella zona, intorno alle ore 12.30 il dispositivo di sicurezza è stato revocato, la viabilità è tornata regolare così come l’attività del Tribunale, nonostante diverse udienze siano state rinviate.
Gli inquirenti stanno indagando per risalire all’identità di chi ha effettuato la telefonata anonima.
Gli ultimi precedenti
Il presunto allarme bomba segnalato questa mattina al tribunale di Modena è solo l’ultimo di episodi del genere che negli ultimi giorni sono avvenuti in diverse città italiane.
Il più recente è stato registrato il 23 febbraio davanti al tribunale di Pisa, dove un ordigno è stato ritrovato appoggiato a uno degli ingressi carrabili della struttura da alcuni passanti, che l’hanno segnalato alle forze dell’ordine.
Si sarebbe trattato di un ordigno rudimentale, costituito da una bottiglietta di plastica piena di liquido infiammabile e da un fornello da campeggio: la fiamma si sarebbe spenta prima di innescare l’esplosione del gas e il conseguente incendio che si sarebbe poi diffuso davanti all’ingresso del palazzo.
Due giorni prima un falso allarme bomba è stato segnalato da un’altra telefonata anonima in un ufficio postale di Torino. L’allerta è rientrata dopo che la bonifica degli artificieri delle forze dell’ordine ha dato esito negativo, permettendo al personale che era stato evacuato di rientrare nell’edificio.
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Fonte foto: ANSA