Treviso, bimba ucraina in fuga dalla guerra inghiottita dal Lago di Revine: gita del Grest termina in tragedia
Bimba ucraina perde la vita scivolando nel Lago di Revine: era giunta in Italia con la madre per fuggire dalla guerra
Mariia Markovetska, bambina di 8 anni, ha perso la vita, inghiottita dalle acque del Lago di Revine. La piccola, di origini ucraine, assieme alla madre, si era rifugiata a Treviso per sfuggire alle atrocità della guerra.
La caduta in acqua
Ospite del Collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, nelle scorse ore aveva preso parte a una gita del Grest. Allontanatasi dagli altri bambini, ha camminato sulla riva del lago. A un certo punto ha perso l’equilibrio ed è finita in acqua. Purtroppo non è più riemersa.
Quando è stata ritrovata era ormai troppo tardi. Vani i tentativi di rianimarla. Il dramma si è verificato nel pomeriggio del 27 luglio, sulle sponde del lago di Santa Maria, nell’area comunale di Revine Lago. Intorno alle 16.00 i responsabili del gruppo parrocchiale si sono accorti che la bimba era sparita. Hanno quindi avviato le ricerche, terminate con il tragico ritrovamento del cadavere della piccola.
La testimonianza
Giacomo Chiaramonte è colui che ha recuperato la salma della bimba dall’acqua. “Dopo pranzo – ha spiegato l’uomo raggiunto dal Corriere della Sera -, facendo una passeggiata in riva al lago con mia moglie, ho visto una coppia impaurita che tira col piede un corpo in acqua. Vedendo la scena, mi tuffo in acqua e mi accorgo che era la bambina dispersa che cercavano da circa un’oretta… La metto in braccio, la porto a riva… Comincio il massaggio cardiaco e insufflazione”.
“Dopo un po’ – ha proseguito Giacomo – è arrivata una ragazza, un’infermiera, che mi ha dato una mano. Abbiamo continuato il massaggio per circa una ventina di minuti, forse meno. Abbiamo chiamato il 118 e l’elisoccorso, è arrivato anche il proprietario del bar… Abbiamo continuato fino alla fine a (tentare di, ndr) rianimare, ma niente…”.
Gli accertamenti
Quando medico e infermieri del Suem, con elicottero e ambulanza, sono giunti a Revine, per Maria non c’era più nulla da fare. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Vittorio Veneto che hanno eseguito gli accertamenti del caso.
Fonte foto: ANSA
Ora il caso sarà analizzato dalla magistratura che dovrà decidere come agire. In molti nella zona parlano di un dramma “evitabile”.
