Treno deragliato, interrogati i cinque indagati: la loro versione
I cinque indagati si sono difesi sostenendo di aver lasciato lo scambio in posizione corretta
Si è svolto fino a tarda notte l’interrogatorio ai cinque operai indagati nell’ambito del deragliamento del treno Frecciarossa tra Ospedaletto Lodigiano e Livraga, in seguito al quale sono morti due macchinisti. Secondo quanto riporta l’Ansa, i cinque hanno sostanzialmente confermato la versione diffusa nei giorni scorsi, ovvero che lo scambio fosse stato lasciato in posizione corretta.
Affermazioni che entrano in contrasto con l’accusa della Procura di Lodi, secondo la quale i tecnici avrebbero “svolto un’attività non adeguata“. I pm sostengono infatti che lo scambio sia stato lasciato con una deviazione verso sinistra, il che avrebbe comportato il deragliamento del treno che sfrecciava a quasi 300 km orari.
Lunedì sarà conferito l’incarico ai consulenti della Procura per accertare le cause dell’incidente e vagliare le dichiarazioni rilasciate dai cinque operai indagati.
Stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, gli indagati hanno sostenuto di aver svolto correttamente il loro lavoro e di aver lasciato lo scambio nella giusta posizione: “Non riusciamo a spiegarci cosa sia potuto succedere”.