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Tre scheletri trovati a Pompei durante gli scavi: sono di due donne e un bambino, erano in un panificio

Tre nuovi scheletri sono stati rinvenuti a Pompei: si tratta di due donne e un bambino. Ecco una possibile ricostruzione

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Pompei continua a restituire storia e pezzi di vita. Nella Regio Nona della città distrutta, una zona fino a questo momento inesplorata, sono stati rinvenuti tre scheletri durante gli scavi. Una scoperta eccezionale e che fotografa, come tutti i reperti riemersi in secoli di scavi, una precisa situazione di poco precedente all’arrivo della devastazione dovuta all’eruzione del Vesuvio.

Rinvenuti tre scheletri a Pompei, di cosa si tratta

A Pompei sono stati ritrovati tre scheletri nella Regio Nona, un’area ancora poco battuta del grande complesso archeologico.

Si tratta – scrive ‘Repubblica’ – di due donne e un bambino di 3-4 anni.

scheletri pompeiFonte foto: ANSA
Tre scheletri sono stati rinvenuti in una zona ancora inesplorata di Pompei

Secondo i rilievi effettuati durante gli scavi, le tre persone sarebbero morte schiacciate dal solaio appesantito da pomici bianche, scagliate dal vulcano nelle prime fasi dell’eruzione.

Le vittime si erano rifugiate in un panificio

A pochissima distanza dai tre scheletri gli archeologi hanno rinvenuto un forno dalla grande capienza, fino a 50 tipologie di pane.

Ciò lascia intendere che le due donne e il bambino avrebbero cercato rifugio all’interno di un panificio per fuggire dalla collera dell’eruzione, che tuttavia non li ha risparmiati.

Per il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è una grande conquista. A ‘Repubblica’ riferisce: “Intendiamo garantire nuove risorse a Pompei”.

Uno degli scheletri è rimasto sul sito mentre gli altri due sono stati prelevati per essere studiati in laboratorio.

La Regio Nona era già stata oggetto di esplorazione nell’Ottocento, sotto i Borbone, e difatti gli archeologi hanno rinvenuto le tracce degli scavi precedenti.

La scoperta di altri due scheletri

Il 16 maggio altri due scheletri sono stati riportati alla luce dagli scavi.

Secondo i rilievi, si è trattato di due maschi adulti di 50 anni deceduti a seguito del crollo di un moro dovuto alla sedimentazione dei lapilli.

Anche in quel caso gli scheletri si trovavano all’interno di un panificio che comprendeva l’area di cottura del pane, lo spaccio, una stalla e la residenza del proprietario. All’interno della stalla, in precedenza, erano stati rinvenuti gli scheletri dei muli.

La città distrutta dall’eruzione del 79 d.C., quindi, è ancora tutta da scoprire e ha ancora tanto da raccontare.

scheletri-pompei Fonte foto: ANSA
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