Travolta e uccisa da auto pirata a Lurago Marinone a Como, 20enne stava soccorrendo un animale ferito
Arrestato il conducente dell'auto pirata che ha travolto la giovane a Lurago Marione: era positivo all'alcol test e guidava con una piede ingessato
Una ragazza di vent’anni è morta dopo essere stata travolta da un’auto pirata a Lurago Marinone, in provincia di Como. La giovane era in auto con il fidanzato e a un certo punto ha accostato per soccorrere un piccolo animale che probabilmente avevano investito: mentre attraversava la strada è stata investita. Arrestato, dopo essere fuggito, il conducente dell’auto.
- Travolta e uccisa da un'auto pirata
- La vittima era in auto con il fidanzato
- Arrestato il conducente dell'auto pirata
- L'automobilista dovrà rispondere di omicidio stradale
- Immediato l'arrivo dei soccorsi
Travolta e uccisa da un’auto pirata
La 20enne è stata travolta da un’auto che arrivava a forte velocità ed è stata trascinata per diversi metri. Il motivo per cui era scesa è che voleva soccorrere un animale lungo la strada che collega Lurago Marinone a Limido Comasco.
Il conducente dell’auto che l’ha travolta, però, non si è fermato per soccorrerla: inizialmente fuggito, è stato arrestato qualche ora dopo la tragedia. L’incidente è avvenuto alle 2.30, nella notte tra venerdì e sabato, in via San Giuseppe, a Lurago Marinone, in provincia di Como.

Lurago Marinone, in provincia di Como, dove è avvenuto l’incidente
Sulla dinamica del tragico incidente e anche sulla fuga dell’automobilista stanno indagando i carabinieri della compagnia di Cantù.
La vittima era in auto con il fidanzato
La giovane vittima era in auto con il fidanzato, rimasto illeso. Subito dopo essere stata investita, è stata trasferita in elicottero all’ospedale Sant’Anna di Como dove è morta poco dopo.
La 20enne viveva a Vertemate, sempre in provincia di Como.
Arrestato il conducente dell’auto pirata
L’uomo che avrebbe investito e ucciso la ragazza è stato rintracciato dai carabinieri di Cantù. Si tratta di un 43enne che rientrava a casa dopo una serata in compagnia di amici e guidava con il piede destro ingessato.
I carabinieri di Cantù sono risaliti alla targa dell’auto poco dopo l’incidente e hanno raggiunto il conducente presso la sua abitazione. Sottoposto ad accertamento etilometrico, l’uomo ha riportato un tasso alcolico di 1.49.
Alle domande dei carabinieri sull’accaduto, l’uomo ha risposto che l’auto gli era stata rubata la sera precedente, ma a un controllo successivo la vettura è stata ritrovata abbandonata a Fenegrò.
L’automobilista dovrà rispondere di omicidio stradale
L’uomo deve rispondere di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato (avendo simulato di aver subito il furto della sua auto in nottata) e sarà portato nel carcere di Como.
Al momento sono in corso tutti i rilievi tecnici sulla vettura che è stata posta sotto sequestro.
Immediato l’arrivo dei soccorsi
Per la ragazza non c’è stato nulla da fare nonostante l’arrivo dei soccorsi dell’Areu, l’Azienda regionale emergenza urgenza, sia stato immediato con l’intervento di un’ambulanza e di un elicottero. Troppo gravi i traumi riportati nell’impatto.
Ad allertare immediatamente i soccorsi è stato proprio il fidanzato della vittima: è stato lui anche a raccontare la dinamica dell’incidente.
