Travolse e uccise Gaia e Camilla, 5 anni in appello a Pietro Genovese
Si è chiusa la vicenda giudiziaria sulla morte di Gaia e Camilla, le due 16enni travolte e uccise in corso Francia a Roma da Pietro Genovese
Sconto di pena in appello per Pietro Genovese, il ventenne romano che un anno fa ha investito e ucciso le due 16enni Gaia e Camilla mentre stavano attraversando corso Francia, a Roma. Per il figlio del regista Paolo Genovese è stata concordata una condanna a 5 anni e 4 mesi. Ne dà notizia l’Ansa.
Accusato di omicidio stradale plurimo, Genovese era stato condannato in primo grado, nel dicembre scorso, ad 8 anni di reclusione al termine di un processo svolto con il rito abbreviato.
In appello i giudici hanno ora hanno ratificato l’accordo che è stato raggiunto tra la difesa del giovane e la procura generale, con una sentenza che chiude la vicenda giudiziaria rendendo definitiva la pena inflitta.
I giudici della corte d’Assise di appello di Roma hanno inoltre stabilito l’obbligo di dimora e la permanenza domiciliare dalle 22 alle 7 per Pietro Genovese, già ai domiciliari da un anno e mezzo.
Gaia e Camilla investite da Pietro Genovese, la vicenda
La notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019, Pietro Genovese, alla guida di un suv, ha investito e ucciso le due sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, mentre le due stavano attraversando la strada.
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il ragazzo stava guidando a una velocità doppia rispetto a quella consentita su quel tratto di corso Francia a Roma. Secondo quanto sostenuto dall’accusa, inoltre, stava inviando un messaggio col telefono.
Per la difesa, Genovese non sarebbe riuscito a evitare le due ragazze indipendentemente dalla velocità a cui procedeva, poiché un’auto alla sua destra copriva la visuale. Durante l’udienza avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, dichiarando di aver aspettato il verde e di non aver visto le due ragazze.