Travaglio attacca Zelensky dopo lo scontro con Trump e cita Lucio Corsi a Sanremo: "Voleva essere un duro"
Nel suo editoriale Marco Travaglio non risparmia critiche a Zelensky e utilizza un passaggio della canzone di Lucio Corsi a Sanremo
Lo scontro tra Zelensky e Trump alla Casa Bianca è stato commentato da Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. Nel suo editoriale Travaglio ha criticato duramente il presidente ucraino, citando anche un verso della canzone di Lucio Corsi e dicendo che “voleva essere un duro”. Travaglio ha ricordato anche altri momenti di tensione tra Zelensky e l’amministrazione Biden, sempre sul sostegno americano alla resistenza ucraina.
- Marco Travaglio contro il presidente Zelensky
- Il duro editoriale di Marco Travaglio dopo lo scontro Trump-Zelensky
- Travaglio: “Zelensky ha indebolito ancora di più l’Ucraina”
Marco Travaglio contro il presidente Zelensky
La vicenda ormai è nota, e riguarda la “cacciata” del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Casa Bianca. Duramente attaccato da Donald Trump e dal suo vice J.D. Vance, Zelensky non solo non ha firmato l’accordo per le terre rare, ma è stato invitato a “tornare quando sarà pronto per la pace”.
Marco Travaglio ha stigmatizzato il comportamento del presidente ucraino, postando anche un passaggio del suo editoriale sul social X.
Il duro editoriale di Marco Travaglio dopo lo scontro Trump-Zelensky
Travaglio ha ricordato che in passato Zelensky era stato “cazziato” da Biden “per la pretesa di miliardi e armi a getto continuo senza mai ringraziare”. Sui mancati ringraziamenti da parte del presidente ucraino agli Usa si è soffermato anche il vicepresidente J.D. Vance durante il litigio nello studio ovale.
Il diretto del Fatto Quotidiano ha poi ricordato anche la vicenda del missile ucraino caduto in Polonia “spacciato per russo per trascinare gli Usa e il mondo nella terza guerra mondiale”. Tuttavia, Travaglio riconosce che quanto accaduto nello studio ovale è un unicum “figlio dell’era Donald” che “sconvolge forma e sostanza della diplomazia mondiale”.
Secondo Travaglio, Zelensky ha anteposto la sua immagine agli interessi del suo Paese sfidando Trump. “Voleva essere un duro”, ha scritto Travaglio citando la canzone sanremese di Lucio Corsi.
Travaglio: “Zelensky ha indebolito ancora di più l’Ucraina”
Ma secondo Marco Travaglio Zelensky ha ottenuto l’effetto opposto, uscendo indebolito agli occhi degli ucraini che vogliono la fine della guerra che “ci penseranno bene prima di votare un nemico degli Usa chiamato stupido da Trump e cacciato dalla Casa Bianca”.
La conclusione di Travaglio è che Zelensky abbia indebolito ancora di più l’Ucraina visto che Trump “gli ha sbattuto in faccia verità scomode” a partire dal fatto che Ucraina e Nato hanno perso la guerra. La novità rispetto a Biden, ha spiegato Travaglio, è che Trump non si pone nel negoziato al fianco dell’Ucraina, ma come arbitro.
I leader europei, invece, si sono schierati apertamente a sostegno di Zelensky dopo lo scontro con Trump. Giorgia Meloni, tuttavia, ha preferito tenere una linea più cauta, invocando un vertice urgente tra Usa, Ue e alleati.
