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Trapani, maxi blitz contro il clan di Messina Denaro: 35 arresti, torna in cella uno dei fedelissimi del boss

Caccia al boss Matteo Messina Denaro: nella maxi operazione, un blitz ha portato all'arresto di 35 persone, tra cui un fedelissimo del latitante

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L’hanno chiamata ‘Operazione Hesperia’, nome usato dai greci per indicare il luogo – l’Occidente – dove ‘tramonta il sole’. E in effetti martedì 6 settembre il sipario è calato su 35 persone (gli indagati sono 70), tutte arrestate perché gravemente indiziate, a vario titolo, di diversi reati, tra cui l’associazione di tipo mafioso. Un colpo al clan di Matteo Messina Denaro, il 60enne latitante dal 1993.

L’operazione Hesperia

Il blitz è stato condotto martedì 6 settembre dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani, supportati dai colleghi di Palermo e di Catania, dal 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, degli Squadroni Eliportati Carabinieri ‘Cacciatori Sicilia’ e ‘Cacciatori Calabria’, nonché del 12° Reggimento Carabinieri ‘Sicilia’.

Una maxi operazione che ha portato all’esecuzione di provvedimenti, emessi dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Palermo, nei confronti di circa 70 soggetti.

messina denaro carabinieriFonte foto: ANSA
Un momento dell’Operazione Hesperia, con i carabinieri al lavoro

Di questi, 35 – gravemente indiziati – sono stati arrestati con l’accusa, a vario titolo, di:

  • associazione di tipo mafioso;
  • estorsione;
  • turbata libertà degli incanti;
  • reati in materia di stupefacenti;
  • porto abusivo di armi;
  • gioco d’azzardo.

Tutti reati aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Nei confronti dei restanti 35, invece, è in corso l’esecuzione di decreti di perquisizione e sequestro.

La caccia a Matteo Messina Denaro

Il blitz fa parte della più ampia operazione focalizzata sulla cattura del latitante Matteo Messina Denaro, destinatario di decine di misure cautelari, ma di fatto irreperibile dal 1993 (su di lui pende la condanna all’ergastolo per le stragi del 1992).

Secondo gli inquirenti, il boss sarebbe ancora in grado di impartire ordini per la riorganizzazione degli assetti a Trapani.

In carcere il fedelissimo di Messina Denaro

Nel frattempo, però, in carcere sarebbe finito uno dei suoi fedelissimi, Francesco Luppino, boss di Campobello.

In passato, era stato il protagonista di rilevanti dinamiche riguardanti i rapporti dell’area di Trapani con esponenti apicali di Cosa nostra palermitana.

Scarcerato da poco, secondo il Giudice per le indagini preliminari (Gip) sarebbe gravemente indiziato di avere acquisito ulteriore centralità nel Trapanese, appoggiato proprio da Matteo Messina Denaro, stando a quanto raccontato da alcuni indagati.

messina-denaro-blitz Fonte foto: ANSA
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