Siri, avviata a Milano un'inchiesta sull'acquisto di un immobile

Secondo quanto riferisce l’Ansa, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, al momento senza indagati né ipotesi di reato, sul caso dell’acquisto da parte del sottosegretario leghista Armando Siri di una palazzina a Bresso, in provincia di Milano.

L’indagine è stata avviata in seguito all’arrivo in procura, sabato scorso, di una informativa del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza milanese, che contiene la segnalazione dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia. Siri avrebbe acquistato l’immobile con un mutuo di 585mila euro acceso presso una banca di San Marino.

Secondo la trasmissione “Report” di Rai3 sarebbe stato lo stesso notaio davanti al quale è stato stipulato l’atto di compravendita della palazzina, intestata alla figlia di Siri, a inviare una segnalazione a Bankitalia per sospetto riciclaggio. Il fascicolo è stato assegnato al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, che guida il dipartimento che si occupa di corruzione internazionale e riciclaggio.

Il procuratore di Milano Francesco Greco ha spiegato, riferisce l’Ansa, che ci sarà “massima collaborazione” tra gli inquirenti milanesi e quelli romani che indagano su un presunto caso di corruzione che coinvolgerebbe il sottosegretario leghista. Il caso che da giorni sta agitando le acque all’interno della maggioranza di governo, con il Movimento 5 Stelle e il premier Giuseppe Conte che chiedono le dimissioni di Siri e la Lega che lo difende.

Sulla nuova vicenda che coinvolgerebbe Siri, è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini: “Possono aprire tutte le inchieste che vogliono, io sono assolutamente tranquillo. Se a Siri viene contestato di avere un mutuo, è un reato che stanno compiendo alcuni milioni di italiani che pagano la rata del mutuo”.

Fonte foto: ANSA