Omicidio Desirée Piovanelli, aperta una nuova inchiesta
Il caso dell'omicidio di Desirée Piovanelli si riapre: è stata trovata una nuova traccia di dna
A distanza di 17 anni dall’omicidio di Desirée Piovanelli, sarebbe emersa una seconda traccia di dna mai associata a qualcuno. Secondo quanto riferisce l’Ansa, la Procura di Brescia ha aperto una nuova inchiesta per omicidio, dopo che il padre della vittima, Maurizio Piovanelli, ha sollevato l’ipotesi che possano esserci altre persone coinvolte, “legate al mondo della pedofilia“.
Il Giornale di Brescia riporta che la seconda traccia sarebbe stata trovata su un fazzoletto reperito sul luogo del delitto della 14enne, una cascina abbandonata nel Bresciano. Per l’omicidio sono stati condannati in via definitiva tre minori e un maggiorenne, ma il padre di Desirée non si dà pace ed è convinto che ci sia un mandante ancora in libertà.
Dagli atti risulta inoltre l’esistenza di un’altra traccia, presente sul gomito e sul fianco del giubbino che la vittima aveva addosso quando è stata uccisa. Ma queste tracce, fino ad oggi, non sono mai state prese in considerazione. Secondo quanto riferisce l’Ansa entrambe le tracce apparterrebbero a “soggetti di sesso maschile” diversi dai condannati.