Dado, picchiato dall'ex della figlia: l'appello del comico in tv

Il comico Dado, picchiato dall’ex fidanzato della figlia, è tornato a parlare dell’aggressione subita nel corso di un’intervista concessa a “Domenica Live”.

“Non è tollerabile che in Italia le cose le debba risolvere il Gabibbo, Le Iene o Barbara D’Urso“, ha esordito il comico che si è presentato in tv con una medicazione al naso, risultato di una frattura del setto nasale.

Poi, Dado ha aggiunto:

“Ho parlato anche con il padre e mi dice: ‘Sono ragazzi’. Il padre nega tutto quello che fa il figlio. Questa storia va avanti da sette mesi, ho fatto sei denunce alla caserma dei Carabinieri, ho parlato a scuola, con i genitori. Siamo andati a pranzo insieme, per chiedergli: ‘Vi sembra normale?’. Mi hanno detto: ‘Eh, i messaggi si possono modificare’. Ho capito che c’era malafede e sono andato dai Carabinieri. Perché i genitori non si fermano a parlare con i figli e a capire la loro destinazione?”.

Dopo un servizio che ha ripercorso i passi salienti dell’aggressione, il comico ha proseguito nel racconto:

“Ho rivisto il ragazzino a scuola con la Polizia. Ho richiesto l’intervento della Polizia per identificare un aggressore a cui ancora non era stato fatto nulla dopo l’aggressione e la prognosi di 30 giorni che mi hanno dato in ospedale. C’erano anche il padre e la madre. La madre urlava per le scale della scuola: ‘Mio figlio lo devi lasciare stare perché non t’ha fatto niente’. Loro stanno dando retta alla versione di un ragazzino”.

Dado ha poi lanciato un appello, con la sua consueta ironia:

“Vorrei fare un appello: la Polizia e i Carabinieri hanno le macchine scattanti, le pantere, le gazzelle… I problemi arrivano quando arrivano gli atti ai Pm, al Tribunale. Loro c’hanno la tartaruga. Mettiamo una macchina scattante pure a loro, un leprotto col sugo sul fuoco”.

Fonte foto: Mediaset