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Bomba Fano fatta esplodere in mare

È stato fatto brillare a circa due miglia al largo di Fano l'ordigno della Seconda Guerra Mondiale trovato il 13 marzo scorso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È stato fatto brillare a circa due miglia al largo di Fano, dagli artificieri della Marina Militare, l’ordigno della Seconda Guerra Mondiale trovato il 13 marzo scorso vicino alla spiaggia Sassonia. Come riporta ANSA, le operazioni di brillamento hanno richiesto più tempo del previsto a causa delle condizioni del mare ma sono andate a buon fine. L’alta fontana d’acqua alzata dall’esplosione della bomba, ha riferito il sindaco di Fano Massimo Seri, era visibile da terra.

  • 18.43
    Ultima seduta della settimana sotto pressione per Piazza Affari (Ftse Mib -2,12% a 24.279 punti). A pesare sui listini, da una parte, la Fed pronta ad una stretta sui tassi già a maggio e, dall’altra, i il Fondo Monetario che avverte sul rischio recessione per Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna. Maglia nera Saipem (-7,5%%), dopo la performance positiva della vigilia con i conti migliori delle attese. Lo spread tra Btp e Bund sale a 170 punti, con il rendimento del decennale al 2,66%.sui livelli di fine maggio 2019. Pesante Mediaset con le azioni Mfe B che cedono il 7,5%. Scivola Ferrari che lascia su terreno il 3,5% con il richiamo dei modelli 458 e 488 a livello mondiale per problemi ai freni. Vendite anche su Exor (-3%) e, con il petrolio in flessione, su Eni (-3%) e Tenaris (-2,7%). Piatta Atlantia a 22,79 euro, a ridosso dei 23 euro del prezzo d’opa Benetton-Blackstone

  • 18.00
    Ultima seduta della settimana sotto pressione per le Borse europee frenate dalla Fed pronta ad una stretta sui tassi già a maggio. Sugli indici pesa poi il Fondo Monetario che avverte sul rischio recessione per Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna. Tra le singole Piazze, Francoforte lascia sul terreno il 2,48% con il Dax a 14.142 punti. Parigi alla vigilia del ballottaggio delle presidenziali tra Macro e Le Pen, cede l’1,99% con il Cac 40 a 6.581 punti. Londra con Ftse 100 perde l‘1,39%% a 7.521 punti.
  • 18.00
    Lo spread tra Btp e Bund chiude a 170 punti, in rialzo rispetto ai 165 dell’avvio. Non si arresta poi la tensione sui rendimenti con il decennale italiano al 2,66% sui livelli di fine maggio 2019.
  • 17.45
    La Borsa di Milano chiude la settimana in deciso calo, al pari delle altre Borse europee. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 2,12% a 24.279 punti A pesare la Fed pronta ad accelerare sul rialzo dei tassi con una una stretta da mezzo punto già a maggio ma anche l’Fmi che ha messo in guardia dal rischio recessione Germania, Francia, Italia e Gran Bretagna. Maglia nera Saipem (-7,5%) dopo la corsa della vigilia in scia ai conti. Sotto pressione poi Ferrari (-3,5%) con il richiamo dei modelli 458 e 488 a livello mondiale per problemi ai freni.
  • 16.28
    Borse europee in peggioramento mentre il Fondo monetario mette in guardia dal rischio recessione Germania, Francia, Italia, e Gran Bretagna. Milano lascia sul terreno il 2,15% con il Ftse Mib a 24.276 punti.  Francoforte è la maglia nera e perde il 2,3% mentre Parigi il 2,04% e Londra l’1,17%. Lo spread tra Btp e Bund sfiora i 171 punti con il rendimento del decennale italiano stabile al 2,64%.
  • 15.40
    Le Borse europee confermano, con l’avvio debole, di Wall Street, il calo diffuso spaventate dalla Fed pronta ad accelerare sul rialzo dei tassi con una una stretta da mezzo punto già a maggio. Milano resta la peggiore e lascia sul terreno 1,91%, (Ftse Mib a 24.340 punti) con Saipem che cede oltre il 6% dopo la corsa di ieri in scia alla trimestrale. Francoforte cala dell’1,7%, Parigi dell’1,67% mentre Londra contiene il calo allo 0,83%. L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, accusa una flessione di oltre un punto con gli ordini in vendita che penalizzano soprattutto i titoli legati all’energia. Il gas ad Amsterdam perde ancora terreno (-4,56%) e scende a 95,5 euro al megawattora. Calo anche per il petrolio con il wti (-2%) sotto i 102 dollari al barile e il brent (-1,8%) sopra i 106 dollari al barile. Lo spread tra Btp e Bund è 169,5 punti con il rendimento del decennale italiano stabile al 2,64%. A Mosca l’indice Moex perde l’1,5% mentre il rublo si apprezza su dollaro e euro. La moneta russa passa di mano a 77,4 sul biglietto verde e a 83,4 sulla divisa europea.
  • 12.58
    La Borsa di Milano è ancora maglia nera in Europa, con i listini che concentrano la loro attenzione sulle prossime mosse delle banche centrali. A Piazza Affari pesante Mediaset con le azioni Mfe B che cedono il 5%. Scivola anche Saipem (-4,5%), dopo la performance positiva della vigilia con i conti migliori delle attese. Lo spread tra Btp e Bund sale a 168 punti, con il rendimento del decennale al 2,63%. Andamento negativo anche per Eni (-2,6%), e Tenaris (-2,6%), con il prezzo del petrolio in netto calo. Scivola il comparto dell’auto dove Ferrari cede il 3%, dopo il richiamo di auto in Cina per un problema sui freni, e Stellantis (-2,2%). Giornata nera anche per la banche con Intesa (-2%), Unicredit (-1,9%), Mps (-2%) e Bper (-1%). In controtendenza Banco Bpm (+1,3%), alle prese con le proposte per la Bancassicurazione. Con il calo del prezzo del petrolio si mostrano deboli le utility. Enel cede l’1,2%, A2a (-0,5%), Italgas (-0,2%), piatte Hera e Snam. Seduta all’insegna del buonumore per la galassia delle famiglia Benetton con Atlantia (+0,2%) e Autogrill (+1,1%).
  • 12.33
    Le Borse europee scivolano con i timori di una accelerazione delle banche centrali sull’inasprimento delle politiche monetarie. All’indomani delle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, i rendimenti dei titoli di Stato sono in aumento. Gli investitori si concentrano anche sull’andamento della guerra in Ucraina e le ipotesi di inasprimento delle sanzioni alla Russia. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro scende a 1,0804 a Londra. L’indice d’area stoxx 600 cede l’1,1%. In flessione Milano (-1,7%), Francoforte (-1,5%), Parigi (-1,4%), Madrid (-0,7%) e Londra (-0,6%). Sui listini pesa l’energia (-2%), con il petrolio in calo. In particolare il Wti scende a 102 dollari al barile (-1,6%) e il Brent a 106 dollari (-1,5%). Seduta in calo anche per le auto (-1%), con Ferrari (-3%) dopo il richiamo delle auto in Cina, mentre sale Renault (+4%), dopo i conti del trimestre. Male anche le banche (-1,3%) e le assicurazioni (-0,8%). Deboli le utility (-0,1%), con il prezzo del gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono a 98 euro al Mwh (-2%) a Londra a 185 penny al Mmbtu (-1,9%). A Piazza Affari rallentano Saipem (-4,6%), Eni (-3%), Tenaris (-2,9%). Vendite sulle banche con Unicredit (-2,4%), Intesa (-2,2%), Mps (-2%), Bper (-1,6%). In controtendenza Banco Bpm (+0,5%), alle prese con le proposte sulla Bancassicurazione. In negativo anche Tim (-2,3%) e Stellantis (-2,4%) mentre sono in rialzo i titoli della galassia Benetton con Atlantia (+0,1%) e Autogrill (+0,5%).
  • 10.27
    Le Borse europee proseguono la seduta in calo con gli investitori che si concentrano sulle prossime mosse delle banche centrali sul fronte delle politiche monetarie. Sui mercati tengono banco le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell che ha aperto a un aumento dei tassi da mezzo punto percentuale. In tensione i titoli di Stato con i rendimenti in rialzo. Resta alta l’attenzione anche sul fronte della guerra in Ucraina e l’impatto sull’economia delle sanzioni alla Russia. L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,8%. In flessione Francoforte (-1,1%), Parigi (-1%), Madrid (-0,5%), Londra (-0,3%). Sui listini pesa l’informatica (-1,8%). Male anche l’energia (-1,4%), con il petrolio in calo. Il Wti scende a 103 dollari al barile (-0,7%) e il brent a 107 dollari (-0,7%). Andamento negativo per le auto (-1%), con Renault (-1%) e Volvo (-2,1%), dopo i conti del primo trimestre. Deboli le banche (-0,4%) e le assicurazioni (-0,5%). Poco mosse le utility (+0,1%), con il prezzo del gas in lieve rialzo. Ad Amsterdam le quotazioni si attestano a 100,4 euro al Mwh (+0,3%). A Londra il prezzo sale a 189 penny al Mmbtu (+0,1%). Tra le materie prime in risalita l’oro a 1.949 dollari l’oncia, in aumento dello 0,3%. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro scende a 1,0799 a Londra.
  • 10.10
    La Borsa di Milano (-1,4%) prosegue la seduta in calo, in linea con gli altri principali listini europei appesantiti dall’annuncio del numero uno della Fed Jerome Powell di un possibile prossimo rialzo dei tassi a maggio. A Piazza Affari scivolano Moncler (-4%) e Saipem (-3,7%), dopo i conti del trimestre e la performance positiva della vigilia. Lo spread tra Btp e Bund risale a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,6%. In flessione le banche con Intesa (-1,7%), Bper (-1,1%), Unicredit (-0,7%) e Mps (-0,2%), in controtendenza Banco Bpm (+0,4%), quest’ultima alle prese con le proposte per la bancassicurazione. In calo anche il comparto assicurativo con Generali (-1,6%) e Unipol (-0,8%). Male l’energia con Eni (- 2,2%) e Tenaris (-1,8%). Male anche le utility con A2a (-1,3%), Enel (-1,4%), piatte Hera e Snam. Vendite su Stellantis e Tim (-1,7%), seduta in rialzo per Leonardo (+0,7%).
  • 9.46
    La Borsa di Milano (-1,4%) prosegue la seduta in calo, in linea con gli altri principali listini europei. A Piazza Affari scivolano Moncler (-4%) e Saipem (-3,7%), dopo i conti del trimestre e la performance positiva della vigilia. Lo spread tra Btp e Bund risale a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,6%. In flessione le banche con Intesa (-1,7%), Bper (-1,1%), Unicredit (-0,7%) e Mps (-0,2%), in controtendenza Banco Bpm (+0,4%), quest’ultima alle prese con le proposte per la bancassicurazione. In calo anche il comparto assicurativo con Generali (-1,6%) e Unipol (-0,8%). Male l’energia con Eni (- 2,2%) e Tenaris (-1,8%). Male anche le utility con A2a (-1,3%), Enel (-1,4%), piatte Hera e Snam. Vendite su Stellantis e Tim (-1,7%), seduta in rialzo per Leonardo (+0,7%).
  • 9.08
    La Borsa di Milano apre in netto calo. Il primo indice Ftse Mib cede l’1,46% a 24.442 punti
  • 8.45
    Le Borse asiatiche chiudono in calo dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell che ha aperto a un aumento dei tassi da mezzo punto percentuale nella prossima riunione di maggio. Resta alta l’attenzione sul fronte della guerra in Ucraina e sull’impatto delle sanzioni alla Russia. Conclude la seduta in netto calo Tokyo (-1,63%). Sul mercato valutario lo yen interrompe il processo di indebolimento sul dollaro, dai minimi in 20 anni, a un valore di 127,90, e sulla moneta unica europea a 138,80. In flessione anche Shenzhen (-0,4%), Hong Kong (- 0,4%), Seul (-0,8%) e Mumbai (-0,6%). In controtendenza Shanghai (+0,3%). Sul fronte macroeconomico in arrivo gli indici market Pmi manifatturiero e servizi di Francia, Germania, Regno Unito, Usa e Eurozona. Previste anche le vendite al dettaglio dell’Inghilterra.
  • 8.36
    Euro poco mosso in avvio di giornata. La moneta unica europea passa di mano a 1,0843 sul dollaro a fronte del valore di 1,0840 ieri sera dopo la chiusura di Wall street. Lo yen è in leggerissimo rialzo sull’euro a 138,75.
  • 8.23
    Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 165 punti, rispetto ai 166 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano scende al 2,59%, rispetto al 2,6% della vigilia
  • 8.15
    Le quotazioni del gas avviano la seduta in rialzo in Europa, con la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia. Ad Amsterdam il prezzo sale a 105 euro al Mwh, in rialzo del 4,9% rispetto alla chiusura di ieri
  • 8.10
    Quotazioni dell’oro senza sensibili variazioni sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,16% e passa di mano a 1.954 dollari l’oncia.
  • 8.08
    Quotazioni del petrolio in calo in avvio di giornata. Il prezzo del greggio Wti scende dell’1,21% a 102,5 dollari al barile. In calo anche il Brent che cede l’1,25% a 106,9 dollari. Ad influire il proseguire della pandemia in Cina con il lockdown di Shangai e le prospettive di una stretta sui tassi da parte della Federal reserve.

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