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Tomini di diversi marchi ritirati per rischio salmonella: quali sono i lotti e i pericoli per chi li mangia

Il ministero della Salute ha diramato un avviso di possibile contaminazione da salmonella su delle confezioni di tomini ritirate dagli scaffali

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Un lotto di tomini è stato ritirato dagli scaffali dei supermercati per rischio salmonella. Il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di alcune confezioni di questo tipo di formaggi venduti dal Caseificio Longo con diversi marchi. L’ultimo ritiro ha riguardato i prodotti con etichetta ‘Terra d’Italia’ e commercializzato con il nome ‘Tomino del boscaiolo’.

Il lotto ritirato

Il lotto interessato dal richiamo è il numero 1074. I tomini a rischio salmonella sono prodotti nello stabilimento dell’azienda Caseificio Longo srl. di Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, venduti in formati da sei pezzi, con un peso di 540 grammi, e da 11 pezzi da un chilo, con data di scadenza 27/04/2023.

Il ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di queste confezioni da parte del produttore, raccomandando di non consumare i prodotti indicati e di restituirli al punto di acquisto.

Fonte foto: Ministero della Salute

La confezione di tomini oggetto dell’ultimo richiamo del ministero della Salute

 Le confezioni ritirate

Già a partire dal 13 aprile diverse catene della grande distribuzione avevano segnalato il richiamo dello stesso lotto di formaggi.

I supermercati che hanno ritirato dagli scaffali i tomini interessati dall’avviso sono Penny Market, Esselunga, Bennet, Il Gigante, Carrefour, Prix, Coop e Tigros.

I marchi dei tomini a rischio salmonella del lotto 1074 sono Cuor di Terra, Caseificio Longo, Il Nonno Casaro, Percorsi di Gusto Primia, Fior Fiore Coop e Terre d’Italia, in confezioni da due tomini da 180 grammi.

Cos’è la salmonellosi

Con il termine salmonella si identifica un genere di batteri presente in natura in oltre 2mila varianti, responsabile della maggior parte delle infezioni contratte attraverso il cibo. La malattia associata alla trasmissione di questo agente patogeno, come spiegato dal Ministero della Salute, è la salmonellosi, una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.

I principali mezzi di contagio sono i prodotti di origine avicola, uova e derivati, carni crude o poco cotte, latte e formaggi freschi o non pastorizzati.

Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.

I sintomi della salmonellosi

La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.

Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon). Altri sintomi più comuni sono diarrea, vomito, febbre e crampi addominali e possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, per una durata di circa 4-7 giorni.

Soggetti a rischio sono:

  • anziani;
  • bambini;
  • donne in gravidanza;
  • individui affetti da anemia falciforme;
  • individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).

tomini Fonte foto: iStock
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