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Tiziano Renzi e la moglie assolti in appello per caso fatture false: le parole dell'ex premier sui genitori

I genitori del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sono stati assolti nel processo per fatture false a Firenze

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I genitori del senatore ed ex premier Matteo Renzi, il padre Tiziano e la madre Laura Bovoli, sono stati assolti dalla Corte d’Appello di Firenze nel processo per fatture false “perché il fatto non costituisce reato“. Condannato l’imprenditore pugliese Luigi Dagostino ma con pena ridotta a 9 mesi.

L’accusa

La vicenda riguarda una serie di fatture pagate dalle società dei Renzi nel 2015: una da 20 mila euro dalla ‘Party’ e l’altra da 140 mila euro dalla ‘Eventi6’, entrambe per consulenze ad aziende riferibili a Dagostino, che erano legate allo studio di fattibilità per un’attività di ristorazione e aumentare i clienti nell’outlet The Mall nel Valdarno.

La procura generale aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado nell’ottobre 2019 di 1 anno e 9 mesi per i coniugi Renzi e due anni per Dagostino, accusato anche di truffa aggravata.

Le parole di Renzi e dei genitori

“Dopo anni di lotta e dolore i miei genitori sono stati assolti: il fatto non costituisce reato. Sono felice per loro e per tutti noi. Non auguro a nessuno di vivere ciò che hanno dovuto vivere i miei, non si meritavano tanto odio. Ha vinto la giustizia, ha perso il giustizialismo“, ha scritto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, su Twitter.

I tre imputati al processo non erano in aula stasera quando il presidente ha letto il dispositivo dopo quattro ore di camera di consiglio, ma i genitori dell’ex premier Renzi hanno rilasciato dichiarazioni spontanee la mattina durante l’udienza.

“Due anni fa sono stato condannato a 22 mesi di carcere ma non mi sono mai occupato di amministrazione, solo di commerciale” ha detto Tiziano Renzi aggiungendo di non aver ” mai chiesto incarichi e nomine politiche a mio figlio. Voglio invece dire che il marito della pm aveva chiesto a mio figlio Matteo e ai suoi collaboratori con insistenza una nomina” ha detto riferendosi all’ex coniuge della pm che ha svolto l’inchiesta, da cui è divorziata dal 2011.

La legge è uguale per tutti, anche per chi si chiama Renzi. Non ho mai fatto fatture false in vita mia” ha detto Laura Bovoli difendendo il marito: “Mio marito Tiziano non capisce nulla in amministrazione. Mi assumo completamente la responsabilità della fattura da 20 mila euro da ‘Party srl’ per un lavoro ben preciso che avrebbe dovuto svilupparsi, cioè attirare i clienti verso i negozi poco frequentati nell’outlet The Mall – ha affermato – Progetto mai andato fino in fondo perché, grazie al fango gettato dalla stampa, sono stata costretta a chiudere l’azienda. Mio figlio, allora a Palazzo Chigi, mi disse di chiudere l’azienda. E così feci. Ma dopo 30 anni di lavoro potevo rovinarmi per 20 mila euro?”.

La difesa

“Laura Bovoli e Tiziano Renzi hanno sempre creduto nella giustizia, anche nei momenti più cruciali” ha detto uno dei difensori dei Renzi, l’avvocato Lorenzo Pellegrini. “Oggi è arrivata la sentenza che fa cadere le accuse: hanno fanno una prestazione professionale, non hanno commesso un reato. Ma aspettiamo le motivazioni” ha aggiunto.

“Assolto anche Dagostino per le dichiarazioni fraudolente”, ha dichiarato invece Sara Gennai, uno dei legali dell’imprenditore, “per la truffa daremo battaglia in Cassazione”.

matteo-e-tiziano-renzi Fonte foto: ANSA
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