Titti Giovannoni, moglie di Brunetta, condannata a risarcire Renzi per il post anonimo su Twitter
La moglie dell'ex ministro della Pubblica amministrazione è stata condannata dal Tribunale di Firenze a pagare un risarcimento a Matteo Renzi
Il Tribunale civile di Firenze ha condannato per diffamazione aggravata la moglie dell’ex ministro Renato Brunetta, Tommasa “Titti” Giovannoni Ottaviani, per un tweet contro Matteo Renzi.
Nel post l’interior designer prendeva di mira anche gli altri esponenti del Partito Democratico Luca Lotti e Maria Elena Boschi, oggi passata tra le fila di Italia Viva con l’ex premier.
- La moglie di Brunetta condannata a risarcire Renzi: lo definì "mafioso"
- Titti Giovannoni pubblicava post politici su Twitter usando un nome falso
- Perché il tribunale ha condannato la moglie di Brunetta a risarcire Renzi
La moglie di Brunetta condannata a risarcire Renzi: lo definì “mafioso”
La donna dovrà risarcire l’ex presidente del Consiglio toscano con una somma di 20 mila euro, e dovrà pagare anche le spese legali per oltre 5 mila euro.
Nel tweet, postato sotto il falso nome di Beatrice Di Maio, si leggeva, come didascalia di un’immagine: “Ho le foto di Delrio con i mafiosi“.
Il riferimento era all’allora ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ritratto accanto al premier Matteo Renzi e ai ministri Luca Lotti e Maria Elena Boschi.
Renato Brunetta e la moglie Titti Giovannoni Ottaviani.
Titti Giovannoni pubblicava post politici su Twitter usando un nome falso
Il post pubblicato su Twitter causò trambusto negli ambienti della politica italiana, tanto da arrivare in Parlamento con un’interrogazione presentata dal PD.
Fu la stessa autrice del gesto a svelare la propria identità nel corso di un’intervista, e l’attuale leader di Italia Viva decise così di denunciarla, chiedendo un risarcimento di 500 mila euro.
La moglie di Renato Brunetta nel 2018 fu condannata, con un decreto penale ottenuto da Luca Lotti, a risarcire con 1.500 euro l’ex segretario del Comitato interministeriale per la Programmazione economica.
Perché il tribunale ha condannato la moglie di Brunetta a risarcire Renzi
Nella sentenza del Tribunale civile fiorentino si legge che il post pubblicato su Twitter da Tommasa Giovannoni Ottaviani aveva “un carattere di gratuito svilimento dell’onorabilità di Matteo Renzi di fronte all’opinione pubblica”.
L’epiteto “mafiosi” utilizzato contro i tre politici nelle foto, tra cui il senatore di Italia Viva, ha reso fondata la domanda risarcitoria.
Anche in virtù del fatto che non esiste “alcun elemento fattuale che possa giustificarlo” e “per difetto dell’elemento della verità e della continenza”, che lo traduce in “offesa gratuita che esula sia dalla critica politica, sia dalla satira politica”.