Tim Robbins contro Kamala Harris, il riferimento ai detenuti della California: l'accusa alla candidata dem
L'attore Tim Robbins ha lanciato un'accusa alla candidata dem alla Casa Bianca Kamala Harris: la frase col riferimento ai detenuti della California
L’attore Tim Robbins, ospite del Magna Graecia Film Festival, ha lanciato un’accusa alla candidata dem alla Casa Bianca Kamala Harris, facendo riferimento al caso dei detenuti della California.
- Cosa ha detto Tim Robbins su Kamala Harris
- Cosa c'entrano i detenuti della California con Kamala Harris
- Tim Robbins e l'attentato a Donald Trump
Cosa ha detto Tim Robbins su Kamala Harris
Interpellato sulla corsa alla Casa Bianca tra Donald Trump e Kamala Harris, Tim Robbins, come riportato dall’agenzia ANSA, ha dichiarato: “Ho ormai compiuto 65 anni e una volta, a questa età, negli Usa si andava in pensione. Io per adesso mi sono ritirato, ma solo dalle campagne elettorali”.
Sulla candidatura di Kamala Harris, però, ha poi aggiunto: “Per quanto riguarda lei andate a chiedere ai detenuti in California la loro opinione a riguardo. E poi, se vogliamo dirla tutta, c’è un terzo candidato di cui nessuno parla”.
L’attore Tim Robbins è ospite del Magna Graecia Film Festival in Calabria per ricevere la Colonna d’Oro e tenere un concerto con il suo gruppo ‘Tim Robbins and the Rogues Gallery Band venerdì 2 agosto.
Cosa c’entrano i detenuti della California con Kamala Harris
La frase sui detenuti della California pronunciata da Tim Robbins al Magna Graecia Film Festival fa probabilmente riferimento a un impopolare intervento del 2011 di Kamala Harris, allora procuratrice generale dello stato della California. che contrastò più volte una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America che stabiliva la riduzione del sovraffollamento nelle carceri della California.
Tale provvedimento impedì a circa 5000 detenuti di uscire dalla prigione.
Tim Robbins e l’attentato a Donald Trump
L’attore Tim Robbins ha anche parlato del recente attentato a Donald Trump, nel quale in molti hanno visto un riferimento a Bob Roberts, suo film d’esordio del 1992 in cui un candidato populista al Senato Repubblicano mette in scena un finto attentato a fini elettorali.
La sua replica divertita: “Questa cosa mi offende. La situazione di oggi negli Usa è completamente diversa, è più lacerata. Le persone vivono di odio e si rifiutano di ragionare, non provano empatia né compassione. Siamo sempre più indignati e arrabbiati, adottiamo sempre più comportamenti tribali, abbiamo perso ormai il valore dello stare insieme e scambiarci opinioni differenti come si fa davanti a un distributore automatico di caffè”.