Test di Medicina cambia e slitta ad aprile 2024: domande pubbliche, le novità spiegate dalla ministra Bernini
Cambiano i test di Medicina in Italia e le prove slittano di qualche mese, passando da febbraio ad aprile 2024: le novità della ministra Bernini
Novità importanti sul test di medicina decise dalla ministra Bernini: il sistema Tolc, sperimentato per la prima volta nel 2023, è stato archiviato e le prossime prove, previste a febbraio, slitteranno ad aprile 2024 e maggio 2024.
- Le nuove date per il test di medicina 2024
- Come cambia il test di Medicina
- La novità del "semestre comune"
Le nuove date per il test di medicina 2024
Il ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Anna Maria Bernini ha fatto sapere che le prove per il test di ammissione alla facoltà di Medicina, originariamente previste per febbraio, slitteranno di qualche mese.
Più precisamente, le prossime prove sono state rimandate ai mesi di aprile 2024 e maggio 2024.
La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Come cambia il test di Medicina
Il sistema Tolc, introdotto dalla ministra Cristina Messa e utilizzati già da anni dalle singole università per l’accesso ad altri corsi di studio, è stato archiviato.
Le domande del test verranno pescate all’interno di una banca dati aperta e pubblica contenente migliaia di quesiti che il Cisia, il Consorzio interuniversitario per i sistemi integrati di accesso, sta predisponendo in queste settimane. Gli studenti, prima del test, avranno così la possibilità di potersi esercitare sui quesiti che, se fortunati, potrebbero ritrovare il giorno della prova.
La prova avrà una durata di 90 minuti. I 50 quesiti includeranno domande di comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento.
Come già nel 2023, anche quest’anno dovrebbero poter partecipare al test di ammissione alla facoltà di Medicina anche gli studenti del quarto anno delle scuole superiori.
La novità del “semestre comune”
Chi non supererà il test d’ingresso a Medicina potrà comunque continuare il suo corso o iscriversi a un’altra laurea, senza perdere così un anno di studio.
Come spiegato dalla ministra Bernini e riportato da ‘La Repubblica’, da qualche mese al ministero si sta valutando la possibilità “di introdurre nuove forme di accesso a Medicina che superino strutturalmente le problematicità emerse”.
Si tratta di due disegni di legge in discussione in commissione al Senato, uno dei quali prevede la possibilità di far frequentare un semestre comune agli studenti nelle facoltà a libero accesso come biotecnologie mediche e scienze motorie e sportive, al termine del quale chi avrà superato i 3 esami previsti (fisica medica, biologia cellulare e genetica, principi di anatomia umana) potrà iscriversi al test necessario per determinare la graduatoria nazionale e l’accesso ai diversi Atenei.