Terza dose vaccino Covid, Galli: "Non è necessaria". La spiegazione
Il professore Massimo Galli ha parlato della possibilità che si renda necessaria una terza dose di vaccino contro il Covid
Secondo Massimo Galli la terza dose di vaccino anti Covid, in questo momento, “non è necessaria“. A dichiararlo è stato lo stesso direttore del reparto di Malattie infettive presso l’ospedale Sacco di Milano, intervenuto a ‘Buongiorno’ su ‘SkyTg24’.
Vaccino Covid e terza dose: l’opinione di Galli
Galli ha spiegato: “Si dovrebbe fare quello che si sarebbe dovuto fare da tempo se non ci si fosse impastoiati in una visione piuttosto burocratica del problema. Noi che facciamo i medici e che siamo in contatto costante con persone fisiche che possono avere certi problemi, ci stiamo battendo da tempo perché in determinate situazioni si possa applicare e ufficializzare l’utilizzo della misurazione degli anticorpi“.
Secondo il professore, “non sarà in assoluto il miglior test del mondo, ma da questo punto di vista sono il miglior test disponibile per vedere se uno ha avuto una risposta e poi se questa risposta la mantiene”.
A proposito della durata dell’efficacia del vaccino anti Covid, Galli ha poi dichiarato: “D’accordo che basta un tratto di penna per decidere che non scade a 9 mesi ma a un anno, e che quando passa l’anno scade a 13 mesi, il problema è risolto in modo burocratico e non scientifico. Ma a 9 mesi o a un anno dalla vaccinazione andrebbe comunque capito se chi si è vaccinato ha ancora una risposta oppure no. Altrimenti non se ne esce, anche perché tra breve tutto il personale sanitario italiano è posto davanti al problema se fare o no la terza dose alla cieca, visto che i risultati disponibili sono modesti e l’utilità è tutta da discutere”.
Secondo lo stesso Massimo Galli, al momento si può sostenere che, a livello emergenziale, “il peggio è passato per un Paese come il nostro. Occorre solo continuare a fare attenzione perché il passaggio ad altri colori, come sta accadendo, non può essere un buon segno”.
Il professore ha inoltre dichiarato: “Chi si vaccina ha 10 volte in meno di probabilità di contrarre il virus”.
Galli ha poi spiegato: “Il virus circola grazie ai più giovani, proprio perché asintomatici. Il vaccino per gli under 12 è fondamentale perché, con la riapertura delle scuole, la diffusione fra i bambini fa da elemento di diffusione incoercibile. In altre parole, senza aver vaccinato tutta la popolazione, bambini compresi, la possibilità di contenere il fenomeno diventa complicata”.
La conclusione dell’esperto: “Bisognerà poi vedere se il futuro non ci riservi, come è probabile che sia, la necessità di un vaccino aggiornato alle varianti che circolano adesso per poter veramente combattere la malattia”.