Terremoto a Tokyo: ci sono feriti e disagi per il trasporto pubblico
Il violento sisma in Giappone ha causato disagi ai cittadini della capitale, nonostante non siano stati rilevati danni particolarmente gravi
C’è ancora paura a Tokyo per il forte terremoto che ha paralizzato la metropoli intorno alle 22.40 (le 15.40 in Italia) di giovedì 7 ottobre. Continuano i disagi sul trasporto pubblico locale, e le autorità hanno lanciato l’allarme su possibili nuove scosse che potrebbero verificarsi in una finestra di tempo che comprende tutta la prossima settimana.
La Japan Meterological Agency ha fatto sapere che si è trattato di un sisma con magnitudo 5.9 e non di 6.1 come riferito inizialmente dalla stampa. Almeno 32 persone sarebbero rimaste ferite, in particolare per la caduta di oggetti. Non ci sarebbero morti.
Il terremoto ha causato il deragliamento di un treno, fatto saltare la corrente in almeno 250 edifici del centro della capitale del Giappone, e ci sono state molte segnalazioni di danni alla rete idrica.
L’elettricità è mancata anche in una delle più trafficate stazioni di Tokyo, quella di Shinagawa, dove i tanti pendolari sono stati costretti a ricorrere ai taxi, con tempi di attesa infiniti e lunghe code.
Nella mattinata di venerdì 8 ottobre tutto sembra essere tornato alla normalità in Giappone, anche se i cittadini della metropoli denunciano ritardi e sovraffollamento nei treni.
Il Paese risponde in genere molto bene ai terremoti. Nei pressi dell’arcipelago nipponico si verifica un quinto di tutti i terremoti di magnitudo 6 o superiore rilevati in tutto il mondo.
L’11 marzo 2011 un violento sisma di magnitudo 9, record per il Giappone, ha colpito la parte nordorientale del Paese, causando uno tsunami con onde fino a 14 metri e uccidendo quasi 20 mila persone.
In quell’occasione fu danneggiata anche la centrale elettrica di Fukushima Dai–ichi, causando un disastro nucleare di livello 7, il peggiore dai tempi di Chernobyl.
Fonte foto: Reuters