Terremoto Mugello, danni e sfollati. Scuole chiuse, caos treni
La scossa più forte è stata di magnitudo 4.5. Disagi sulla circolazione ferroviaria, scuole chiuse
Decine di scosse di terremoto hanno provocato molta paura e alcuni danni a Scarperia e San Piero nel Mugello, in provincia di Firenze. La scossa più forte, di magnitudo 4.5, è stata registrata alle 4:37 del mattino a una profondità di 9 km. La terra aveva già tremato alle 3:42 con un sisma di 3.4 gradi, ma la sequenza era iniziata già ieri sera. In tutto sono 36 le scosse avvertite nell’area del Mugello nelle ultime 12 ore, sei delle quali di magnitudo superiore al 3.
Circolazione ferroviaria in tilt
La circolazione dei treni sulla linea ad Alta velocità nel nodo di Firenze, sospesa per verifiche tecniche sulle linee, è ripresa alle 8.25. Bloccato il traffico regionale, secondo quanto apprende l’Ansa da Rfi.
Resta invece ancora sospesa la Firenze-Borgo San Lorenzo dove, ha fatto sapere la società, “sono in fase avanzata le verifiche dello stato dell’infrastruttura da parte dei tecnici di Rfi”.
I ritardi che si registrano attualmente sulla linea alta velocità tra Milano e Roma superano anche le due ore. La circolazione è attualmente ripresa ma i treni scontano ancora i ritardi accumulati in seguito alla sospensione decisa per consentire ai tecnici di effettuare le verifiche sulla linea.
Secondo quanto si legge sul sito “ViaggiaTreno” di Trenitalia, i ritardi variano mediamente attorno a un’ora ma in alcuni casi, come per il treno 9685 diretto da Firenze a Napoli, superano abbondantemente le due ore.
I danni dopo il sisma
La Protezione civile della Città metropolitana di Firenze, in una nota riportata da Ansa, ha spiegato che sta “monitorando la situazione. Nel frattempo l’Unione dei Comuni del Mugello ha aperto la Sala intercomunale di protezione civile a Borgo. Vi sarebbero danni ad edifici a Scarperia San Piero e a Barberino”.
“Ci sono alcune case lesionate e anche la chiesa e la canonica di Barberino sono state dichiarate inagibili“, ha specificato il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Cosinovi,. “Il centro di Barberino è praticamente vuoto, perché tutti sono ancora in strada. Ci segnalano qualche criticità in alcune frazioni periferiche e quella è la priorità per il momento: raggiungere tutte le frazioni, anche le più isolate, valutare la situazione ed eventuali necessità e nel caso lasciare un presidio per assistere le persone”.
Gli sfollati
Il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha fatto sapere all’Ansa: “Abbiamo circa 70 persone” fuori casa “ma il numero, ci dicono, è destinato ad aumentare. La situazione è sotto controllo anche se bisogna risalire molto indietro” nel tempo “per trovare una scossa così forte: le ultime sono state nel 1960, vicino al 5, e nel 1969”, quando la magnitudo fu di 4.5.
“Ora il problema”, ha aggiunto, “è che da poco abbiamo appreso che i Vigili del Fuoco hanno dichiarato inagibile l’intero edificio del Municipio di Barberino di Mugello, a quanto pare il Comune che ha subito, più di tutti, i danni”
Paura dopo la scossa più forte
Il sindaco di Scarperia San Piero (Firenze), Federico Ignesti, ha spiegato all’Ansa: “Molto spavento, la gente è scesa in strada, la scossa di magnitudo 4.5 ha fatto davvero paura“.
Il primo cittadino della città colpita dal terremoto ha aggiunto: “Per ora le informazioni ricevute dai primi sopralluoghi fatte dai carabinieri sembrano non rilevare nessun danno, anche a me non sono arrivate segnalazioni in merito. Aspettiamo anche la luce del giorno per un riscontro più puntuale. Intanto è stato attivato il Centro operativo intercomunale di Protezione Civile”.
Scuole chiuse
In seguito alla sequenza sismica, in via precauzionale è stata decisa la chiusura delle scuole in tutto il Mugello: niente lezioni a Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, Vaglia, Vicchio, Scarperia San Piero.
La sequenza sismica iniziata ieri sera
Ieri sera sono state tre le scosse di terremoto registrate, in meno di un’ora, dall’Ingv in Mugello. La prima, pari a 2.6, si è verificata alla 20.38, seguita alle 21.13 dalla scossa più forte, pari a 2.8, e un minuto più tardi da una di magnitudo 2, tutte a una profondità tra i 7 e i 6 chilometri.
Sabato sera è tornata la paura anche in Abruzzo, all’Aquila, con due scosse di terremoto di magnitudo 3.4 e 3.7.