Terremoto in Papua Nuova Guinea, magnitudo 7.6: almeno cinque vittime e gravi danni a strade ed edifici
Rientrato l'allarme tsunami, ma il terremoto registrato in Papua Nuova Guinea ha provocato almeno 5 morti, molti feriti e gravi danni
Una forte scossa di terremoto ha colpito la zona orientale della Papua Nuova Guinea. È successo alle 9 del mattino (ora locale) di domenica 11 settembre, quando in Italia era circa mezzanotte. La magnitudo registrata è stata di 7.6, una potenza che ha fatto temere l’arrivo di uno tsunami. Il bilancio, finora, è di almeno cinque vittime oltre a diversi feriti. Gravi danni sono stati riportati anche dagli edifici.
Terremoto in Papua Nuova Guinea, rientrato l’allarme tsunami
L’epicentro del terremoto è stato individuato a una profondità di 91 chilometri a circa 67 chilometri dalla città di Kainatu. La scossa è stata talmente potente da essere stata avvertita anche nella capitale Port Moresby, che dista 480 chilometri dall’epicentro.
Il terremoto è stato rilevato dal servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) che ha lanciato l’allarme tsunami, poi rientrato. Gravi i danni riportati anche da alcune strade, che si sono letteralmente sbriciolate.
Cinque vittime nel terremoto in Papua Nuova Guinea
Secondo le prime informazioni le vittime sarebbero due persone residenti nei villaggi della zona montuosa del Paese, una delle quali travolta da una valanga di fango provocata dalla scossa.
Le altre tre vittime, invece, sono minatori che si trovavano in una miniera del villaggio di Wau. La conta dei danni e delle vittime è ancora in corso.
La Papua Nuova Guinea è situata lungo il cosiddetto “anello di fuoco”, un’area geografica soggetta a forti scosse di terremoto.
