Terremoto in Giappone, 90enne estratta viva dalle macerie della sua casa dopo 5 giorni. Beveva acqua piovana
Una donna di 90 anni è stata estratta viva dalle macerie dopo 5 giorni: la sua casa era crollata per il terremoto nella penisola di Noto, in Giappone
Una donna di 90 anni è stata estratta viva dalle macerie della sua casa dopo che l’abitazione era crollata a causa del terremoto avvenuto in Giappone il primo gennaio scorso (nel quale hanno perso la vita almeno 126 persone). L’anziana signora era rimasta sepolta per ben 5 giorni.
- L'anziana signora estratta dopo 5 giorni
- Sopravvissuta grazie all'acqua piovana
- Il bilancio delle vittime del terremoto
L’anziana signora estratta dopo 5 giorni
La 90enne è stata estratta dai resti della sua casa a Suzu, nella penisola di Noto, 5 giorni dopo il disastro, miracolosamente in buone condizioni.
I soccorritori l’hanno trovata intrappolata sotto le macerie intorno alle 20:20 locali di sabato 6 gennaio.
Militari cercano i dispersi nelle case crollate in seguito al sisma a Wajima, nella Prefettura di Ishikawa
La donna era cosciente e in grado di rispondere lucidamente alle domande quando è stata soccorsa e portata in ospedale, secondo quanto riferito dall’emittente pubblica Nhk.
Sopravvissuta grazie all’acqua piovana
Un medico ha affermato che la donna è stata condotta in ospedale per curare delle ferite a una gamba, dal momento che le sue ginocchia erano rimaste incastrate sotto mobili e calcinacci in uno spazio situato tra il primo e secondo piano.
I soccorritori hanno riferito di aver dovuto lavorare diverse ore in condizioni molto difficili, e quando ormai le possibilità di trovare dei sopravvissuti erano ridotte ai minimi termini.
Uno dei dettagli più incredibili della vicenda è che l’anziana sarebbe riuscita a sopravvivere bevendo l’acqua piovana che filtrava dalle macerie.
Il bilancio delle vittime del terremoto
Il terremoto di magnitudo 7,5 che ha colpito la penisola di Noto sul Mar del Giappone ha ucciso almeno 126 persone e ha provocato 560 feriti.
Al momento sono invece 222 sono le persone ancora disperse, soprattutto nelle città di Wajima e Suzu, secondo un nuovo rapporto delle autorità locali.
Il sisma, seguito da centinaia di scosse di assestamento, ha causato il crollo di edifici e strade, un migliaio di frane e incendi.
La scossa, avvertita fino a Tokyo (300 km di distanza) ha anche innescato uno tsunami, con onde alte oltre un metro.