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Terremoto alle isole Eolie a Messina, nuova serie di scosse: torna la paura in Sicilia. La situazione

Dopo le forti scossi di terremoto del giorno prima, la terra torna a tremare alle isole Eolie ed è paura anche a Messina

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La prima scossa di terremoto, la più forte, si è registrata alle ore 16.19 di venerdì 7 febbraio, con magnitudo 4.8 della scala Richter ed epicentro alle isole Eolie. Il giorno successivo, la terra continua a tremare in Sicilia e, seppur il sisma sia più lieve, la paura resta viva. La più colpita è la zona costiera della città di Messina.

Nuovo terremoto alle isole Eolie

Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 febbraio, e ancora nel corso della mattinata, sono stati registrati ulteriori sismi in Sicilia.

Le scosse, di lieve entità, seguono quella ben più forte, con magnitudo 4.8, avvertita alle ore 16.19 di venerdì.

terremoto a MessinaFonte foto: iStock
Sismografo

Il terremoto, così come riportato dall’Ingv, ha avuto epicentro al largo dell’isola di Alicudi, nell’arcipelago delle isole Eolie, e ha fatto tremare anche la città di Messina,

In seguito, sono state registrate scosse alle 16.40 di magnitudo 2.7 e alle 16.42 con magnitudo 2.5 sulla scala Richter.

Paura a Messina

Le scosse si sono avvertite anche a Reggio Calabria, dall’altra parte dello Stretto, e fino alla città di Palermo.

La paura più grande è stata vissuta a Messina dove, pur non risultando danni o feriti, molte persone sono scese in strada allarmate.

E la città siciliana continuare a vivere nel timore, alimentato dalle ulteriori scosse percepite, che potrebbero non essere le ultime.

“Ci sono state e ci saranno scosse di assestamento, impossibile prevedere se ce ne saranno altre” ha spiegato a Rainews 24 Lucia Margheriti, direttrice dell’Osservatorio nazionale terremoti di Ingv.

All’erta anche la presidenza del Consiglio, con Palazzo Chigi “in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti per monitorare gli sviluppi e coordinare eventuali interventi”.

A cosa sono dovute le scosse

Nessun collegamento con i terremoti da giorni in corso sull’isola di Santorini, in Grecia, troppo lontana dalle coste siciliane.

Questi terremoti, ha spiegato il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni, sono causati dall’avvicinamento tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno.

“La sismicità delle Eolie – è la spiegazione del ricercatore dell’Ingv Raffaele Azzaro – è legata alla presenza di due sistemi di faglia: il sistema sud-tirrenico e quello della cosiddetta linea di Tindari”.

“Le Eolie, quindi, risentono dei terremoti che avvengono su questi due sistemi di faglia ma non solo: sono infatti esposte anche allo scuotimento degli eventi sismici provenienti da Sicilia e Calabria”.

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