Terremoto Adriatico, la terra continua a tremare: 65 scosse
Prosegue la sequenza sismica nel Mar Adriatico iniziata nel pomeriggio di sabato 27 marzo
Dopo le due forti scosse di terremoto registrate nel Mar Adriatico centrale nel pomeriggio di sabato 27 marzo, la terra continua a tremare. A partire dalla mezzanotte, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha infatti registrato oltre 10 terremoti nelle acque tra Italia e Croazia, due dei quali di magnitudo 3.1.
Il totale della sequenza sismica ha raggiunto la quota di circa 65 eventi dal pomeriggio di sabato.
Stando a quanto riporta ‘Ansa’, non si segnalano danni a persone o cose.
Le due forti scosse di terremoto verificatesi sabato pomeriggio (la più importante di magnitudo 2.6, rivista al ribasso dall’iniziale 5.6) sono state avvertite in diverse regioni del centro-sud d’Italia.
Tanta la paura, ma fortunatamente, anche in quel caso, non è stato segnalato alcun danno a persone o cose.
Come immediatamente segnalato dal presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, è stato anche scongiurato un possibile rischio di tsunami collegato al terremoto registrato nelle acque tra Italia e Croazia.
Doglioni, intervistato dall”Adnkronos’, aveva anche previsto l’importante sequenza sismica successiva alle due scosse.
Il presidente dell’Ingv aveva detto sabato pomeriggio: “Una magnitudo del genere sicuramente prevede un certo numero di repliche after choc”.