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Terremoto ad Ascoli Piceno: epicentro in mare, scossa di magnitudo 4.2

Il sisma, con epicentro in mare davanti la Costa Marchigiana, è stato sentito ad Ascoli e nelle zone limitrofe

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il: - Ultimo aggiornamento:

La terra trema nelle Marche, con diverse scosse di terremoto registrate quest’oggi, giovedì 9 giugno 2022, nella Costa Marchigiana. Il sisma, secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è avvenuto poco dopo le 13.

Tre scosse tra Marche e Abruzzo, la situazione

Dai primi rilievi resi noti dall’Ingv, sono state tre le scosse di terremoto registrate quest’oggi tra le Marche e l’Abruzzo.

La prima scossa è avvenuta alle 13.18 ed è stata di magnitudo 4.2. La seconda, qualche minuto dopo alle 13.22, è scesa a magnitudo 2.4. La terza, invece, ha fatto oscillare i sismografi fino a magnitudo 3.0.

Tutte e tre le scosse hanno avuto epicentro nel Mar Adriatico, a pochi passi dalla Costa Marchigiana Picena, ma con diversa profondità: la prima a 11 km, la seconda a 30 e la terza a 26, secondo quanto reso noto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tramite il proprio sito ufficiale.

Dove è stato avvertito

Al termine delle verifiche effettuate con le sale operative delle due regioni e con le autorità locali, la Protezione civile ha accertato che non ci sono stati danni a edifici o persone.

Il traffico ferroviario sulla linea Pescara-Ancona sospeso per ore in via precauzionale per verifiche tecniche è stato riattivato intorno alle 17.30, quando è arrivato il comunicato di Trenitalia sulla ripresa della normale circolazione dei treni.

La scossa, avvenuta alle 13.18,  è stata avvertita anche in Abruzzo, nel Teramano e a Pescara. I comuni più prossimi all’epicentro del terremoto sono quelli di Cupra Marittima e Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno. Nel raggio di 15 km dall’evento anche i comuni di San Benedetto del Tronto, sempre ad Ascoli Piceno, ma anche Pedaso, Campofilone e Altidona, in provincia di Fermo.

La paura dei cittadini

“Ci sono state due scosse di fila”, spiega un utente su twitter. E un altro aggiunge: “Penso che il trauma da terremoto è qualcosa di cui non potremo mai liberarci”.

Anche alcuni cittadini di Giulianova hanno raccontano di aver avvertito parecchio la scossa. E un inquilino del settimo piano di un palazzo in Piazza Unione a Pescara racconta: “Mi ha ballato la sedia per un po’, diciamo che non si è mossa, ma è stata lunghetta. Sono abituato ad altre scosse nel Teramano, mentre sento che a Alba Adriatica e Tortoreto l’hanno avvertita più nettamente”.

La Protezione Civile ha ricevuto alcune chiamate, che al momento per fortuna non destano preoccupazione. Sull’Abruzzo in queste ore sono in corso piogge consistenti e le località balneari sono deserte.

L’anniversario del terremoto ad Ancona

Le scosse registrate quest’oggi tra le Marche e l’Abruzzo arrivano a pochi giorni dalla celebrazione del 50° anniversario del sisma che nel 1972 colpì e sconvolse Ancona. Era il 14 giugno 1972 e, dopo uno sciame sismico iniziato a gennaio, alle 18.56 la terrà tremò raggiungendo la magnitudo 4.7. Quel sisma fu il terzo più forte di sempre registrato nelle Marche, dietro solo alla scossa del 1930 a Senigallia (6.0) e quella del 1917 a Numana (magnitudo 5.0).

La sequenza sismica del 1972 causò ad Ancona un danneggiamento diffuso, anche se non grave, che riguardò soprattutto le costruzioni del centro storico e quelle rurali dell’area periurbana. Su un totale di oltre 35.000 alloggi compresi nel perimetro urbano, più di 7000 risultarono inagibili.

Quella di Ancona infatti è una zona conosciuta per la sua pericolosità sismica, che non è elevata come all’interno della catena appenninica ma non è comunque trascurabile.

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