Terremoto a Ferrandina vicino Matera e a Caserta, tre scosse fanno tremare l'Italia
Sono stati registrati tre terremoti nelle scorse ore. Uno è avvenuto a Ferrandina, in provincia di Matera, altri due a Caserta. Non risultano danni
C’è stato un terremoto a Ferrandina, vicino a Matera, e altre due scosse registrate nelle ultime ore a Caserta. Paura nelle due città dopo che la terra ha tremato ancora, non sono stati registrati comunque danni a persone o cose. Il sisma nella Basilicata è stato avvertito intorno all’una nella notte tra sabato 14 e domenica 15 dicembre, quello in Campania nella mattinata di sabato.
- Terremoto in Italia, tre scosse in poche ore
- La situazione a Ferrandina, Matera, e a Caserta
- I precedenti
Terremoto in Italia, tre scosse in poche ore
Due terremoti diversi in zone diverse tornano a far tremare l’Italia. Una scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata nella provincia di Matera.
Altre due invece nell’Alto Casertano, entrambe di magnitudo 2.4 della scala Richter.
Tre scosse in poche ore nelle regioni del Sud Italia
La situazione a Ferrandina, Matera, e a Caserta
Sono stati attimi di spavento nei due luoghi citati. L’ultimo dei terremoti, in ordine cronologico, ha colpito la Basilicata. Alle 00.54 di domenica 15 dicembre, l’Ingv ha registrato una scossa nella provincia di Matera. L’epicentro è stato localizzato ad una profondità di 13 km e a 6 chilometri da Ferrandina. È stato avvertito anche in alcuni comuni limitrofi ma non avrebbe portato a danni a cose e persone.
Ha tremato anche la Campania con due scosse di terremoto registrate anch’esse dai sismografi dell’Ingv, istituto di geofisica e vulcanologia. La prima è arrivata a mezzogiorno, di magnitudo 2.4 scala Richter inizialmente localizzata a Sessa Aurunca, al confine col Lazio, poi ricollocata a Roccamonfina. La seconda, un minuto dopo e sempre con stesso epicentro e magnitudo.
Anche nel Casertano non sono state causati danni a persone o cose.
I precedenti
La stessa cittadina di Roccamonfina, tremila abitanti nella provincia di Caserta, era stata interessata da un altro terremoto lo scorso 9 dicembre. Quella volta il sisma era più potente e aveva toccato magnitudo 3.6, era stato nettamente avvertito dalla popolazione e aveva causato alcuni danni a tetti e a una scuola
In via cautelativa, il sindaco, Carlo Montefusco, ha annunciato la proroga della chiusura delle scuole fino al prossimo 20 dicembre 2024. “Considerato che l’evento sismico è ancora in evoluzione, in via del tutto prudenziale e in attesa delle ultime verifiche delle condizioni di integrità da parte dei tecnici strutturisti della Regione, ho disposto la proroga della chiusura delle scuole”, ha detto.
Secondo il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, come si legge su Fanpage, le scosse stanno interessando tutto l’Appennino. “Eventi sismici come questo ce ne sono circa 200 all’anno in Italia, magnitudo tra 3 e 4. Sono terremoti di bassa energia e distribuiti su quasi tutto il territorio nazionale”.