Terapie intensive, sale il tasso di occupazione: le Regioni più critiche. E scatta l'allarme "codice nero"
La situazione aggiornata relativa al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari da parte di pazienti Covid
Nella giornata del 5 gennaio 2022, Agenas ha fornito un nuovo aggiornamento sul tasso di occupazione dei posti letto ordinari e dei posti letto nelle terapie intensive per quanto riguarda i pazienti affetti da Covid. In linea con l’aumento dei contagi registrato in Italia, anche questi dati sono in crescita.
Covid e terapie intensive, il tasso di occupazione a livello nazionale
Per quanto riguarda il dato nazionale dei posti letto in terapia intensiva che sono attualmente occupati da pazienti affetti da Covid, Agenas ha reso noto che, attualmente, esso è pari al 15%.
Covid e terapie intensive, il tasso di occupazione Regione per Regione
L’analisi del tasso di occupazione delle terapie intensive per quanto concerne i pazienti affetti da Covid, a livello regionale, mostra un dato in aumento in 10 Regioni nelle ultime 24 ore: esse sono Campania (9%), Emilia Romagna (16%), Friuli (17%), Lazio (19%), Puglia (8%), Sicilia (14%), Toscana (16%), Umbria (13%), Valle d’Aosta (15%), Veneto (20%).
Il tasso è invece stabile, ma comunque oltre la soglia del 10%, in Abruzzo (13%), Calabria (15%), Liguria (21%), Lombardia (15%) Marche (21%), Provincia Autonoma di Trento (24%), Piemonte (19%), Toscana (15%).
Il tasso di occupazione delle terapie intensive è invece in calo nella Provincia Autonoma di Bolzano (18%).
Covid e reparti ordinari, il tasso di occupazione
Secondo i nuovi dati forniti da Agenas nella giornata del 5 gennaio, a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto ordinari occupati da pazienti Covid è salito al 21%.
Il medesimo dato risulta in crescita in 13 Regioni: Calabria (33%) Liguria (32%), Abruzzo (17%), Lombardia (23%), Marche (24%), Molise (13%), Piemonte (25%), Puglia (13%), Sardegna (11%), Sicilia (25%), Toscana (17%), Umbria (28%), Veneto (21%).
La Regione con la situazione più critica è, attualmente, la Valle d’Aosta, con un tasso di occupazione pari al 45%.
Covid: l’allarme dell’Ordine dei Medici di Napoli
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli, in seguito a un confronto con i colleghi degli ospedali di Napoli e provincia, ha lanciato l’allarme.
Queste le sue parole riportate da ‘SkyTg24’: “La situazione è critica, abbiamo bisogno di aiuto ora. Roma decida per una misura drastica. Né all’indomani del primo lockdown né nella seconda e terza ondata, la situazione è stata tanto grave, adesso rischiamo di perderne il controllo. Ciò che si decide oggi avrà effetto fra 10-15 giorni”.
Poi, riferendosi al percorso medico per decidere chi curare e chi no, Zuccarelli ha aggiunto: “Se vogliamo evitare il peggio si intervenga subito, non metteteci in condizione di dover applicare il codice nero“.