Aggredita nei bagni di un locale a Roma: indagini per tentato omicidio
La vittima della violenta aggressione si trova in coma farmacologico dopo essere stata picchiata perché "non rispettava la fila"
Rischia la vita la 30enne di origini sudamericane che è stata aggredita da diverse donne all’interno di un locale di Roma mentre aspettava il suo turno per andare in bagno. “Non rispettava la fila e per questo l’ho picchiata”, ha dichiarato una di queste agli agenti intervenuti sul posto. La vittima è stata ricoverata all’Ospedale San Camillo. È in coma e in prognosi riservata.
Le autrici dell’aggressione, anche loro di origini sudamericane, sono ora accusate di tentato omicidio per futili motivi. Avrebbero agito sotto l’effetto dell’alcol.
Dopo una breve indagine, la Polizia è risalita alle loro identità ascoltando i testimoni e analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza a circuito chiuso della discoteca in zona Ostiense.
I gestori del locale non avrebbero chiamato i soccorsi, nonostante i protocolli lo prevedano. Il 118 è arrivato su richiesta di un gruppo di clienti.
Secondo la ricostruzione, la vittima sarebbe stata aggredita con violenza cieca, presa per i capelli e buttata a terra, poi presa a calci e pestoni con i tacchi a spillo. Avrebbe perso conoscenza, perdendo molto sangue.
Trasportata al San Camillo in codice rosso, è ora ricoverata nel reparto di rianimazione in coma farmacologico e con la respirazione assistita. Gli investigatori aspettano il suo risveglio per raccogliere anche la sua versione.
Dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, la Polizia ha posto i sigilli sul locale per 20 giorni perché non rispettava le norme anti Covid e consentiva a circa 300 clienti di ballare in pista.
