Taranto, promette un'assunzione in cambio di 200 mila euro: 40enne arrestato con l'accusa di truffa aggravata
Un 40enne di Massafra (Taranto) è stato arrestato con le accuse di truffa aggravata in concorso, estorsione, furto e sostituzione di persona
Aveva promesso al padre di assumere in fabbrica il figlio, un giovane disoccupato, in cambio di soldi necessari per “sistemare la documentazione”. Nel giro di 5 anni è riuscito a farsi dare circa 200 mila euro dai genitori del giovane in cerca di lavoro prima di essere scoperto e arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Taranto.
L’indagine
Al termine dell’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto con la Squadra Mobile della Questura, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 40enne di Massafra, accusato di truffa aggravata in concorso, estorsione, furto e sostituzione di persona.
Per gli stessi reati è stata denunciata anche la convivente dell’uomo.
La vicenda
Il tutto ha avuto inizio nel 2017 quando un uomo, addetto di una cooperativa operante nell’ambito della manutenzione del verde, si è confidato con un collega, lamentando il fatto che il figlio non riusciva a trovare lavoro, nonostante numerosi tentativi.
A quel punto il presunto truffatore spiega di conoscere la persona che avrebbe potuto risolvere il suo problema.”L’amico” in questione è un fantomatico ingegnere che lavorava presso una nota azienda massafrese che avrebbe potuto far assumere in fabbrica il figlio del collega, previo versamento di somme di denaro.
Secondo il presunto truffatore, il denaro era necessario per sistemare la “documentazione”.
40enne arrestato a Massafra
I versamenti e le minacce
I versamenti sono stati più d’uno, di importi anche elevati, fino ad arrivare alla cifra complessiva di 200 mila euro.
In seguito, come spiega l’agenzia Adnkronos, il 40enne massafrese, affermando di essere già stato in carcere per possesso d’armi, esplosivi e per droga, e di avere conoscenze nell’ambito della criminalità organizzata, avrebbe minacciato esplicitamente l’uomo ricattato di far del male a lui ed alla sua famiglia.
Tuttavia, dopo anni di vessazioni, i genitori hanno di sporgere denuncia, cosicché la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto il sequestro preventivo delle somme di denaro versate e la custodia cautelare in carcere per il 40enne.
Nel mese di luglio, la Provincia di Taranto è stata teatro di due casi di cronaca molto gravi. Il 25 luglio, una donna di 52 anni e sua figlia, una ragazzina di 11, sono morte in seguito a un incidente a bordo dell’auto guidata dalla madre, che si è scontrata frontalmente con un camion, sulla strada provinciale 580 che collega Laterza e Ginosa, mentre il 3 luglio c’è stata una sparatoria in spiaggia, probabilmente tra due gruppi malavitosi.