Tar boccia ordinanza in Calabria: Santelli replica al Governo
Continua il braccio di ferro Stato-Regioni sulla riapertura. Il tar ordina alla Calabria di ritirare l'ordinanza su bar e ristoranti
Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei Ministri contro l’ordinanza della presidente della Regione Calabria Jole Santelli che il 29 aprile ha firmato il via al servizio ai tavoli all’aperto per bar, ristoranti e agriturismi. La decisione della governatrice si poneva in contrasto con l’ultimo Dpcm, che il 26 aprile confermava la chiusura dei locali e permetteva, dal 4 maggio, il solo servizio d’asporto.
“Le sentenze e le leggi non si discutono, ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il Governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo“, ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia all’Ansa, commentando la sentenza del Tar.
La replica di Jose Santelli alla decisione del Tar
“Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini”, ha dichiarato in un comunicato la presidente Jole Santelli. “Una scelta così importante spettava alla Corte Costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto Governo-Regioni. Conte ha poco da esultare. Si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità”.
L’avvocato Oreste Morcavallo, tra i legali che hanno assistito la Regione Calabria nella difesa dell’ordinanza, ha fatto sapere che quella del Tar “è una decisione pur rispettabile ma ininfluente. L’ordinanza infatti ha avuto piena esecuzione per 11 giorni, e il Governo ha preannunciato per mercoledì che disporrà l’apertura di bar e ristoranti a livello generale”.
“La Regione Calabria ha vinto con il mancato accoglimento del decreto cautelare“, ha dichiarato all’Ansa l’avvocato, “e ha avuto un importante risultato acquisendo la primazia politico-istituzionale di tutela delle prerogative costituzionali delle Regioni”.