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Tajani contro Israele per l'attacco alle basi Unifil in Libano, lo sfogo del ministro contro Herzog e Katz

Il Ministro Tajani commenta l'attacco alle basi Unifil e si scagli contro Israele: la critica a Herzog e Katz durante l'intervento a Dritto e Rovescio

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Durissimo l’intervento di Antonio Tajani, il Ministro degli Esteri italiano, che recentemente ha chiarito la sua posizione nei confronti di Israele ai microfoni di Dritto e Rovescio, su Rete 4. Chiamato a esprimersi su quanto accaduto presso le basi Unifil della missione Onu nel sud del Libano, il Ministro ha parlato di un evento “inaccettabile”. Inoltre, ha fornito alcuni aggiornamenti sullo stato di salute dei soldati italiani.

Tajani commenta l’attacco alle basi Unifil

Durante il suo intervento in cui commenta quanto accaduto ai militari italiani Unifil in Libano, Tajani ha avuto modo di ricostruire i fatti nei dettagli.

Innanzitutto, il Ministro degli Esteri ha criticato il comportamento di Katz e di Herzog. Secondo quanto riportato da Tajani, infatti, durante i colloqui “entrambi hanno dato assicurazioni”.

Antonio Tajani in conferenza stampa a palazzo Chigi lo scorso 2 ottobre

In secondo luogo, ha  chiarito che si è trattato di diversi episodi, avvenuti a distanza di qualche giorno.

L’attacco avvenuto durante la mattinata del 10 ottobre è stato definito dal Ministro come una vera e propria “operazione militare nell’area dell’Unifil” da parte dei soldati israeliani, durante la quale due militari indonesiani sarebbero rimasti feriti.

Gli obiettivi della missione Unifil

L’intervento del Ministro Tajani a Dritto e Rovescio ha permesso anche di ribadire gli obiettivi della missione Unifil.

L’intento, ricorda il Ministro, è quello di garantire che non ci sia un contrasto militare tra Hezbollah e Israele, oltre che ovviamente di ottenere il disarmo delle milizie, costringendo poi gli sciiti a ritirarsi al nord del fiume Litani.

La situazione, però, si è complicata quando Hezbollah si è avvicinato troppo al confine e ha attaccato Israele. Le truppe israeliane vorrebbero quindi spostare le forze di Hezbollah oltre il fiume Litani.

L’intenzione è di stabilire un contingente delle Nazioni Unite fino al fiume, seguito dalle truppe dell’esercito regolare del Libano, per poi rimuovere Hezbollah.

Nessun italiano ferito

Tajani ha infine rassicurato in merito a possibili feriti derivanti dagli episodi contro le basi Unifil in Libano. Nonostante abbia continuato a definire “inaccettabile quanto accaduto oggi”, ha ribadito che nessun italiano è rimasto ferito dal colpo.

Nonostante un colpo di mortaio sia esploso a pochissima distanza dalla caserma italiana, i nostri connazionali non hanno subito conseguenze.

Fonte foto: ANSA

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