Giuseppe Conte
Tutto quello che c'è da sapere su Giuseppe Conte, due volte presidente del Consiglio, attuale leader del Movimento 5 stelle
"Mi chiede del professore Conte? Le svelo un aneddoto: frequentavo il primo anno di giurisprudenza all'Università di Roma Tre e il mio primo esame di diritto privato lo sostenni proprio con Giuseppe Conte. Era molto severo e rigoroso, però giusto nella valutazione. Il voto? Presi 25 o 26, uno dei più bassi della mia carriera accademica".
È il novembre del 2018 quando Virginia Raggi, allora sindaca di Roma, risponde alle domande del giornalista Corrado Formigli che le chiede se abbia avuto rapporti in passato con Giuseppe Conte. Da circa cinque mesi l'avvocato e docente universitario è diventato il nuovo presidente del Consiglio dei ministri nel governo sostenuto dalla Lega e dal Movimento 5 stelle.
Un nome che fino ad allora era rimasto del tutto estraneo al panorama politico nazionale. Oggi, proprio in virtù dell'esperienza a Palazzo Chigi, il suo profilo è conosciuto in tutto il mondo: ma la carriera di Giuseppe Conte inizia da molto lontano e vale la pena ripercorrerla per interpretare al meglio i tanti cambiamenti che lo hanno visto protagonista nel corso di questi ultimi anni.
Chi è Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 stelle: gli studi e gli inizi di carriera
Originario della provincia di Foggia, classe 1964, Giuseppe Conte si laurea con lode in giurisprudenza all'Università “La Sapienza” di Roma nel 1988, per poi intraprendere la carriera di avvocato civilista. Iscritto all'Albo professionale dal 1992, prosegue nel percorso accademico conseguendo l'idoneità per diventare professore associato di diritto privato (2000). Nel giro di breve tempo sale di ruolo e, da docente ordinario, insegna nelle università di Caserta, Roma Tre, Sassari e Lumsa.
Nel frattempo però manda avanti anche l'attività di consulenza legale, collaborando - tra gli altri - anche con lo studio del giurista Piero Guido Alpa, considerato tra i più illustri civilisti a livello internazionale. Tra i due c'è un rapporto stretto e duraturo, che li porterà a divulgare diverse pubblicazioni congiunte. Conte vede nel professore il proprio mentore, ma la stima è reciproca e infatti, nel corso degli anni, si contano oltre dieci studi dati alle stampe con apposta la firma di entrambi.
Chi è Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 stelle: la polemica sul rapporto con Guido Alpa
Eppure, nonostante l'intesa, "non si è mai arrivati ad un conto corrente cointestato o una partita iva comune, né tantomeno c'è mai stata un'associazione professionale, formale o anche solo sostanziale tra me e il professore Guido Alpa": è lo stesso Giuseppe Conte a dover fare questa precisazione nel dicembre del 2019. Dal periodo dell'intervista di Virginia Raggi era trascorso oltre un anno, la maggioranza di governo era cambiata (fuori la Lega, dentro PD e Articolo Uno) e il premier si ritrovava a dover smentire un qualsivoglia legame con il proprio mentore.
Questo perché, proprio in quei giorni, la trasmissione televisiva Le Iene aveva mostrato un documento (nello specifico, un avviso di parcella da oltre 26mila euro) che vedeva apposti i nomi dei due giuristi come destinatari del pagamento. Niente di strano verrebbe da dire, se non fosse che la data di intestazione risaliva proprio a quel 2002 in cui Conte ottenne la cattedra di docente ordinario in Campania: caso vuole che tra i commissari che lo giudicarono c'era proprio il professor Alpa.
Lo spettro dunque è che ci fosse stato un conflitto di interesse tra il giudicante e il giudicato: Le Iene infatti affermavano che "visti gli interessi economici tra i due, il giurista non avrebbe potuto prendere parte come commissario d'esame al concorso a cui partecipò il premier". Nei mesi successivi il caso non troverà ulteriori conferme da parte di nessuno dei due interessati e anche la magistratura non rileverà nessun fatto irregolare, in quanto Conte non avrebbe incassato alcuna somma al momento dei successivi pagamenti per la parcella.
Chi è Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 stelle: l’esordio in politica e l’approdo a Palazzo Chigi
Quella appena descritta è stata l'unica polemica che ha coinvolto Giuseppe Conte nel periodo in cui è stato presidente del Consiglio, un ruolo in cui verrà ricordato per aver affrontato ben altri grattacapi. Risalendo al suo primo avvicinamento alla politica, l'ex premier ha mosso i primi passi avvicinandosi prima al PD di Matteo Renzi (sono gli anni tra il 2014 e il 2016, quando Conte insegna proprio a Firenze) e poi al Movimento 5 stelle.
È proprio con i grillini che farà il suo ingresso ufficiale in politica. Nel 2018 l'allora capo politico Luigi Di Maio lo vuole come possibile ministro della Pubblica amministrazione qualora l'M5s fosse riuscito a vincere le elezioni del 2018. Sappiamo tutti com'è andata: vista la forzata coabitazione prima con il Carroccio e poi con i dem, Conte diverrà il punto di incontro tra le diverse forze politiche, ricoprendo il ruolo di capo del governo in due distinti esecutivi dal giugno del 2018 al febbraio del 2021.
Chi è Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 stelle: le due esperienze da premier e la lotta alla pandemia
La prima esperienza a Palazzo Chigi è segnata dal burrascoso rapporto con le istituzioni europee (sono rimaste negli annali le sue battaglie per evitare la procedura di inflazione nei confronti del nostro Paese) e dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova. Come premier si fa apprezzare da diversi omologhi internazionali: stringe un rapporto confidenziale con la tedesca Angela Merkel, con il giapponese Shinzo Abe e anche con il presidente americano Donald Trump.
Ma il vero banco di prova per Conte arriva nel marzo del 2020, quando tutto il mondo viene travolto dalla violenza della pandemia da Covid-19. Mentre tutta Italia viene costretta in casa, il premier tiene quasi ogni giorno una conferenza stampa in diretta televisiva con cui cerca di rassicurare i cittadini, dando loro ogni indicazione su quale comportamento adottare per contrastare la diffusione del virus.
Il suo atteggiamento - duro e deciso ma allo stesso tempo rassicurante - verrà premiato a suon di lodi ed elogi in tutto il mondo: l'avvocato che doveva essere solo una pedina nella morsa dei partiti, si rivela così un uomo che riesce ad interpretare il sentimento di terrore che attanaglia il Paese. Il gradimento nei suoi confronti raggiungerà l'apice per diversi mesi e moltissimi italiani continueranno a vederlo come un punto di riferimento tra le tante incertezze che ancora oggi caratterizzano l'emergenza sanitaria.
Chi è Giuseppe Conte, ex premier e capo del Movimento 5 stelle: la caduta del governo Draghi e l’entrata in Parlamento
Il resto è storia recente. Dopo il "tradimento" dello stesso Renzi, che toglie la fiducia al suo secondo governo favorendo l’avvicendamento con Mario Draghi, nell'estate del 2021 Giuseppe Conte decide di scalare le gerarchie all'interno del Movimento 5 stelle, diventandone presto il nuovo capo politico. Dopo un anno di costante declino nei sondaggi, nel luglio del 2022 decide di sfiduciare l'esecutivo dell'ex capo della Bce, causando la fine della legislatura.
Nel settembre successivo viene eletto alla Camera dei Deputati (in precedenza era stato premier senza aver mai avuto alcun incarico in Parlamento) e, grazie ad una campagna elettorale in cui ha ricollocato il Movimento su posizioni più vicine al centrosinistra, riesce ad ottenere un insperato 15% delle preferenze tra gli elettori. Il risultato non è esaltante (specialmente se paragonato al 33% di quattro anni prima), ma tutti gli riconoscono di aver saputo risollevare il partito di Beppe Grillo da una situazione di grave difficoltà.