Frecce Tricolori
Scopri tutto quello che c'è da sapere sulle Frecce Tricolori che colorano il cielo durante le feste nazionali italiane
Le Frecce Tricolori sono la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana e sono nate nel 1961 nell’aeroporto di Rivolto a Udine nell'ambito del 313° Gruppo di Addestramento Acrobatico, quando si decise di creare un sito permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei piloti. Famosa a livello mondiale per i suoi spettacoli in cielo e i tanti record, la squadra è composta da piloti provenienti da tutti i reparti dell’Aeronautica Militare, che costituiscono la compagnia acrobatica più numerosa del mondo, composta da dieci velivoli, di cui nove in formazione e uno solista.
La selezione per entrare a far parte del corpo è difficile e ogni anno vengono scelti solo uno o due piloti tra chi ha più di mille ore di volo. Una volta entrati nelle Frecce Tricolori, i selezionati devono seguire un programma d’inserimento graduale e specifico.
Chi sono i piloti delle Frecce Tricolori
Il comandante che formò la prima squadra di piloti delle Frecce Tricolori è stato Mario Squarcina. Nel corso degli anni l’organico è cresciuto e l’evoluzioni dei voli sono cambiate.
La possibilità di usare i fumi colorati, oggi considerati la principale caratteristica che contraddistingue la PAN nel mondo, è stata aggiunta solo due anni dopo il primo volo del 1° maggio del 1961.
Quanto guadagnano i piloti delle Frecce
Riguardo allo stipendio dei piloti delle Frecce Tricolori, la somma non è molto diversa da quella di un tradizionale collega dell’Aeronautica Militare. La differenza tra un componente e l’altro dipende dal grado e dall’esperienza, ovvero viene definita in base al ruolo specifico.
- Prendono quasi 800 euro mensili lordi gli allievi ruolo naviganti per i primi dodici mesi di servizio.
- Dal tredicesimo mese, la somma aumenta con circa 900 euro mensili lordi base
Con l’ottenimento del brevetto da pilota si aggiungono un’ottantina di euro mensili come indennità di volo. - Al terzo anno lo stipendio dei piloti allievi naviganti si incrementa fino a raggiungere poco più di 1.100 euro cui vanno sommati anche gli straordinari e le ore di volo fatte.
- Una volta diventato Tenente il salario cresce fino a circa 2.000 euro al mese.
Nello specifico, in base ai gradi dei piloti della Pattuglia Acrobatica Nazionale: il Sottotenente guadagna circa 1.900 euro mensili, il Tenente più o meno 2.000 euro, il Capitano poco sotto i 2.100 euro e il Tenente Colonnello/Maggiore percepisce all’incirca 2.160 euro.
Le somme, se si tiene conto del rischio e della difficoltà del realizzare le acrobazie in volo, non sembrano affatto elevate.
Quanto ci costano le Frecce Tricolori
Ben più alto è invece il costo per far volare un aereo della PAN. Secondo alcuni calcoli contenuti nel libro Bianco della Difesa redatto nel 2002 e riferito all’anno precedente, far volare un areo della pattuglia acrobatica costava all’epoca quasi sette milioni e mezzo di lire.
Con il passaggio all’euro e l’adeguamento al maggior costo della vita, attualmente, sempre un’ora di volo potrebbe costare intorno ai 4.800 euro per ciascun aereo che compone la pattuglia. Il costo totale di una parata delle Frecce Tricolori si aggirerebbe quindi sui 2 milioni di euro.
Come si diventa pilota delle Frecce Tricolori
Tutti i piloti delle Frecce Tricolori sono ufficiali che provengono dai reparti operativi dell’Aeronautica Militare, hanno perciò già vinto il concorso di selezione per entrare nell’Accademia e superato i 5 anni di formazione con conseguimento dell’abilitazione per pilotare i jet.
Riguardo alla selezione per entrare nella PAN, non ci sono limiti d’età, ma bisogna aver compiuto almeno 750 ore di volo su di un velivolo jet. Un elemento su cui si presta molta attenzione è la predisposizione a lavorare in un team.
I nuovi piloti devono poi seguire un percorso formativo che inizia nel mese di maggio e dura circa un anno. Solo al termine della formazione si potrà iniziare a fare l'addestramento operativo.
L’intero processo per diventare pilota delle Frecce Tricolori ha una durata medio-lunga che prevede un apprendimento graduale e una serie di verifiche intermedie.
Nel primo periodo, che solitamente coincide con la stagione estiva, i piloti volano come passeggeri negli aerei e prendono parte a tutte le manifestazioni aeree delle Frecce Tricolori.
Questo serve ai nuovi arrivati per osservare e capire i meccanismi gestionali del Gruppo e confrontarsi con tutte le problematiche inerenti all’organizzazione delle numerose trasferte in Italia e all’Estero.
L’addestramento più operativo si svolge invece nel periodo invernale, da novembre alla fine di aprile, e si tiene quasi esclusivamente sulla base di Rivolto. Nell’ultimo mese che precede la stagione estiva, la PAN lascia la base di Rivolto un paio di volte a settimana, per eseguire dei voli di addestramento fuori dalla sede abituale, per esempio a Istrana, Piacenza, Cervia e Ghedi.
Queste trasferte permettono ai nuovi piloti di eseguire le manovre di volo anche in assenza dei consueti riferimenti visivi al suolo e in luoghi differenti da quelli abituali. Terminato il lungo periodo formativo, i piloti sono pronti per essere inseriti nella formazione ufficiale delle Frecce Tricolori.
I piloti neo-assegnati entrano in formazione nelle posizioni considerate più comode e semplici, corrispondenti al secondo fanalino (Pony 9) o al terzo gregario, sinistro o destro (Pony 7 o 8). Da questo momento, in base all’esperienza che matureranno, potranno “scalare” la formazione, fino a raggiungere il ruolo di capoformazione o di comandante.
La formazione di volo delle Frecce Tricolori
La formazione delle Frecce Tricolori non è casuale, ma ci sono delle posizioni che si possono ottenere solo con anni di esperienza. Il passaggio da una posizione all’altra richiede circa 200 ore di volo di addestramento e pratica. In totale, comunque, i piloti rimangono nel gruppo per 4-5 anni. Ecco come sono disposti.
- PONY 0 - Comandate: durante le manifestazioni si trova a terra e dirige il volo.
- PONY 1 - Capoformazione: è responsabile nel guidare la formazione durante tutte le figure acrobatiche.
- PONY 2 - 1° Gregario sinistro: è il primo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il Ventaglio, il doppio tonneaux e il 4 e 5 a posto, tutti effettuati con rotazione a sinistra.
- PONY 3 - 1° Gregario destro: è il primo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il Ventaglio, il doppio tonneaux e il 4 e 5 a posto, tutti effettuati con rotazione a destra.
- PONY 4 - 2° Gregario sinistro: è il secondo velivolo alla sinistra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il Ventaglio, il doppio tonneaux e il 4 e 5 a posto, tutti effettuati con rotazione a sinistra
- PONY 5 - 2º Gregario destro: è il secondo velivolo alla destra del capoformazione, le sue manovre acrobatiche peculiari sono il Ventaglio, il doppio tonneaux e il 4 e 5 a posto, tutti effettuati con rotazione a destra.
- PONY 6 - 1º Fanalino: quando la formazione si separa in due sezioni, pony 6 è alla guida dei quattro aeroplani detti in gergo rombetto.
- PONY 7 - 3º Gregario sinistro: è il primo velivolo a sinistra di pony 6, fa parte del rombetto e la sua manovra acrobatica peculiare è il Ventaglio effettuato con rotazione a sinistra.
- PONY 8 - 3º Gregario destro: è il primo velivolo a destra di pony 6, fa parte del rombetto e la sua manovra acrobatica peculiare è il Ventaglio effettuato con rotazione a destra.
- PONY 9 - 2º Fanalino: è il vertice posteriore della formazione, fa parte del rombetto completando l’asse centrale composto dai tre velivoli di pony 1, 6 e 9.
- PONY 10 - Solista: il solista rimane in formazione durante il Looping d’ingresso, prima figura del programma; successivamente, con la manovra del Cardioide si separa, per iniziare la sua complessa e spettacolare sequenza.
- PONY 11 - Supervisore addestramento acrobatico: è il pilota che, giunto al termine del periodo trascorso alle Frecce Tricolori, cura l’addestramento della formazione.