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Svolta nel caso Bibbiano, condannato Claudio Foti. Reazione durissima

L'inchiesta "Angeli e Demoni" si conclude con una condanna, 17 rinvii a giudizio e 5 proscioglimenti. Cosa è emerso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I giudici hanno deciso: per la vicenda degli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d’Enza è arrivata la sentenza finale per quanto riguarda Claudio Foti, lo psicoterapeuta titolare del noto studio di cura torinese “Hansel&Gretel”. Il “caso Bibbiano” riguarda gli allontanamenti illeciti dei bambini dalle proprie famiglie per mano dei servizi sociali della Val D’Enza, confluiti poi nell’inchiesta “Angeli e Demoni”.

Claudio Foti condannato a quattro anni, l’assistente sociale Benati assolta

Questa è la decisione nel rito abbreviato: Claudio Foti è stato condannato a quattro anni per le accuse di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime (ipotesi di reato formulata per la presunta alterazione psichica di una paziente). La procura aveva chiesto sei anni. Ne dà notizia l’Ansa.

In seguito alla sentenza, i legali di Foti hanno già annunciato il ricorso in appello. Gli avvocati, infatti, hanno parlato di una sentenza “infondata” e paragonato il loro assistito ad Enzo Tortora.

Per quanto riguarda invece l’assistente sociale Beatrice Benati è stata assolta: per lei la Procura aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi per violenza privata e tentata violenza privata.

In conclusione, il gup ha deciso oggi per 17 rinvii a giudizio, 5 proscioglimenti, oltre alla condanna di Foti e all’assoluzione di Benati. L’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti è stato rinviato a giudizio solo per abuso d’ufficio: prosciolto dall’accusa di falso.

La reazione di Foti dopo la condanna: “Mi sono comportato correttamente”

Dopo la condanna Claudio Foti ha parlato con i cronisti all’uscita dall’aula: “Ho dedicato 40 anni della mia vita all’ascolto attento e rispettoso di bambini e di ragazzi e abbiamo consegnato 15 videoregistrazioni che non sono state esaminate con un minimo di attenzione”.

“Io credo – ha dichiarato ancora Foti, come riporta Repubblica – che qualsiasi persona che si approcci senza pregiudizi all’analisi di quelle registrazioni, verificherà un atteggiamento assolutamente opposto a quello necessario e sufficiente per potermi condannare per lesioni”.

C’è stato uno scontro in quest’aula – ha aggiunto lo psicoterapeuta – che non doveva avvenire in ambito giudiziario ma in accademia, fra posizioni teoriche diverse. Io credo che sia stata criminalizzata la psicoterapia del trauma: una posizione che non c’entra nulla col metodo Foti distorto e criminalizzato. La psicoterapia del trauma è portata avanti da una componente ampia di psicoterapeuti e di clinici che hanno un approccio contestato da altri componenti della comunità scientifica”.

“Io ho fiducia che in Appello possa essere rivista questa condanna e possano essere esaminate con attenzione” le videoregistrazioni  prodotte, ha sottolineato Foti.

“Che esista un ‘metodo Foti’ che abbia provocato grande sofferenza a mio parere sarà smentita da un’analisi rigorosa di quelle registrazioni – ha concluso -. Penso di essermi comportato correttamente in scienza e coscienza: chiunque esamina questo materiale può vedere cosa significa l’atteggiamento empatico, ovvero cercare di far emergere la verità. Nelle domande c’è una costante attenzione alle emozioni: cosa ti senti, cosa vivi”.

Fonte foto: ANSA

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